09 marzo 2009

Vigilius World Tour: tappa 08, ancora in Sudan!

Lascio Khartum il prima possibile, ciononostante sono già le 7.30 del mattino e l'aria è irrespirabile: tra afa, umidità e smog non so cosa sia peggio. La città è veramente grande e questo senso di caldo opprimente è persino visibile quando viro sulla distesa di case della metropoli.Non invidio i sudanesi che devono vivere con questo caldo e non li invidio anche per le tristi vicende del Darfur e della guerra civile di fatto ancora in atto. Lo ripeto: mi dispiace, ma il Sudan non sembra essere in un periodo felice della sua storia, temo però che incontrerò altri paesi così in Africa. La mia meta è Juba, un posto lontanissimo nell'estremo meridione del Sudan; tra me e quella città ci sono solo 3 waypoint e sono anche gli unici tre luoghi abitati che ho incontrato, da non credere. Ecco la rotta prevista. Credevo che la capitale fosse al centro ed invece devo ancora sorbirmi 2/3 di Sudan e chissà quanto altro deserto ancora; la prossima volta che incontro un deserto gli giro intorno, volare su di esso è veramente estenuante. L'umidità è talmente alta che per 45 minuti volo sopra una nebbia che mi impedisce quasi totalmente la vista del terreno; poco male, tutto deserto! Arrivo a Kusti, una città poco più grande di Bergamo, in pieno deserto e quasi non me ne accorgo tanto è avvolta dalla cappa di calore umido. Tra uno sbadiglio e l'altro passa un'altra mezzora sopra quella specie di coltre umida: per fortuna hanno inventato il pilota automatico. Intanto faccio di tutto - nella realtà, mica posso buttare via tutto quel tempo così, butto un'occhio al monitor ogni tanto - poi, d'improvviso torna l'aria limpida e... sorpresa!Non sarà la fine totale del deserto, ma si incomincia a vedere altro. Arrivo così, dopo un'altra mezzora, a Malakal dove ho previsto un rifornimento; siccome avevo previsto tutto deserto, meglio un tappone lunghissimo, con rifornimento, per lasciarcelo il più possibile alle spalle e cercare luoghi diversi. Qui ritrovo il Nilo Bianco ed una evidente stranezza di FSX: che succede? Dovrei atterrare lì, ma è impossibile! Qui c'è qualcosa che non va: passi il Nilo come in un piccolo canyon, ma quello scalo è sballato anche perché Malakal reale è così. C'è un rialzamento delle rive del Nilo, ma non come lo vedo io; lo scalo è nel posto giusto, ma all'altezza sbagliata. Per il resto FSX se la cava abbastanza bene, ma allora? Ho un'idea: metto in pausa ed escludo dalla libreria degli scenari le Mesh FSGlobal2008 X per vedere che succede. Incredibilmente va tutto a posto e posso atterrare tranquillamente. La mia spiegazione è questa: le mesh hanno ragione, Malakal si trova su un altopiano di circa 400 m. sul livello del mare mentre FSX mette tutto più in basso, fiume e scalo, con l'orribile risultato di prima. Poco male, faccio rifornimento e decollo senza tanti rimpianti perché Malakal è stata teatro anche di scontri sanguinosissimi nella guerra civile sudanese non molto tempo fa. Vorrei far notare ancora una volta la splendida livrea di Merida72 che non è ancora stata rovinata dagli agenti atmosferici: in fondo sinora ho preso solo un po' di pioggia a Creta, per il resto sempre sole. Riprendo il volo con una infinita alternanza di un po' di deserto...
... e un po' di verde; niente di speciale, ma almeno non è più la monotonia di prima. Arrivo nella città di Bor: c'è lo scalo, ma della città neanche l'ombra: sarà troppo piccola? Altri 25 minuti ed arrivo finalmente a Juba dove FSX mi presenta un'altra delle sue stranezze: questa volta lo scalo è sotto il livello del Nilo (attivare o meno le mesh aggiuntive non cambia quasi per nulla la situazione). Visto? Ho cercato sul Web ed ho trovato un'immagine dello scalo con la torre di controllo dove alle spalle sembra vedersi qualcosa di simile. Sono arrivato alla conclusione che quello che si vede in FSX è il maldestro tentativo di imitare gli arigini del fiume; chi ha visto anche solo gli argini del Po sa cosa intendo dire. Dopo quasi 4 ore di volo sono di nuovo a terra. Sono ancora in Sudan, ma molto vicino alla frontiera: penso proprio che di qui non passerò più. Parcheggio vicino ad un volo interno, almeno credo, e vado a farmi una bella doccia: in fondo ci sono 'solo' 38 gradi!

2 Comments:

wilm said...

Ah!Ah!...mi pare giusto...dopo lo svolazzo libero...il deserto!
Sono quasi sicuro che la prossima tappa sarà EBB(Entebbe International Airport).
A dopo.
Buon volo!

Anonimo said...

...mi sa che bisogna tirare un po' le orecchi a quelli della MS?

comunque le due vele colorate ti stanno portando lontano lontano.... :D :D

 

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