31 marzo 2010

Vigilius World Tour: tappa 74, Norden!

Ed eccomi a continuare la tappa precedente; grande aeroporto, ho appena passato Lubecca... dove sono? Bravissimi, avete indovinato: Amburgo.

Devo dire che FSX rende bene questa 'città d'acqua' situata nel punto in cui i fiumi Alster e Bille sfociano nell'Elba; visibile nella piazza di fronte alla punta del mio Mooney è anche l'edificio della Rathaus, il Municipio. Durante la Seconda guerra mondiale Amburgo fu sottoposta a una serie di devastanti raid aerei (in particolar modo nel luglio 1943, che causò un vero e proprio "uragano di fuoco") che provocarono la morte di oltre 42.000 civili tedeschi. A causa di ciò e anche per i nuovi piani urbanistici degli anni sessanta, la città storica perse gran parte del suo passato architettonico. Su questo fatto vergognoso, il bombardamento voluto dagli Alleati, mi è capitato più volte di dare un tema in classe paragonando questo fatto alla bomba su Hiroshima, incontrata nel mio peregrinare in Giappone ben 34 tappe fa; ricordo che all'epoca del bombardamento ad Amburgo non vi era nessun obiettivo militare. Amburgo è il secondo porto più grande d'Europa, dopo Rotterdam, e non mi è difficile capire il perché: guardate un po' solo una piccola parte di esso. Lasciata la città mi dirigo verso il Mare del Nord e lo raggiungo all'altezza di Nordholz; mega aeroporto, è una base dell'aviazione della marina tedesca, ma io lo trovo vuoto. Per un po' vengo avvolto dalla foschia che tale rimane anche quando lascio la terra ferma per un breve tratto di mare. Perché? Perché vado a dare un'occhiata alle isole Frisone, specificatamente quelle tedesche: le Frisone Orientali. Belle vero? La foschia è scomparsa e lo scenario German Airfields 1 della Aerosoft fa la sua bella figura con le isole rese in modo fotorealistico: ecco Wangerooge. Proseguo e sorvolo 'l'isola grande', in lingua frisone Langeoog. Me ne torno quindi sulla terraferma e mi appresto ad atterrare a Norddeich. Uno scatto dall'esterno in cui si può ammirare la qualità quasi fotografica di FSX e la stupenda livrea di Merida72 che dopo tutte le miglia percorse segna giustamente i segni del viaggio. Lo scenario Aerosoft, che comprende molti altri scali di questa zona nord-occidentale della Germania, appare ben fatto e particolareggiato. Parcheggio e vedo di fronte a me l'uscita; sapete che vi dico? Quasi quasi Pasqua lo passo in questo piccolo paese tedesco; a proposito: BUONA PASQUA anche a tutti voi!

27 marzo 2010

Vigilius World Tour: tappa 74, Germania!

Sto vedendo che oggi tutti i blog che seguo hanno avuto un aggiornamento e così, sentendomi un po' in colpa, ho deciso di aggiornare anche il mio; la tappa è dell'altro giorno, ma scrivere il post è sempre lungo e già vi anticipo che nonostante abbia volato meno di 3 ore non riuscirò in un solo post ad esaurire tutto ciò che ho visto.Come avevo annunciato non attraverso l'Europa per il lungo, l'avevo già fatto nel tour Bolzano - Capo Nord, ma per il largo ed ecco qua sopra la mia prossima tappa. Partenza da Kaliningrad senza nessun problema. Finalmente il meteo mi permette di apprezzare le textures di GEX Europe Nhanced che sulla pianura polacca rendono proprio bene. Scorgo ancora quelle linee di terra nel mare che avevo solo intravisto al mio arrivo a Kaliningrad; su alcune c'è ancora qualche traccia di neve. Arrivo così alla città di Gdańsk, una città ricca di storia. Non la riconoscete? Ah già, che stupido, chiedo scusa: Gdańsk è il suo nome polacco, noi la conosciamo come Danzica. Questa è la città dove nacque anche un altro grande filosofo: Arthur Schopenhauer, un tipino alquanto interessante, caso mai vi sfuggisse chi sia vi consiglio di leggervi almeno un riassunto del suo pensiero. Tra l'altro iniziò la sua carriera filosofica proprio da ammiratore di quel Kant la cui tomba abbiamo lasciato in quel di Kaliningrad. Ma Danzica è anche la grande città protagonista non solo della guerra mondiale e del famoso 'corridoio', ma anche dei fatti che avvennero nei suoi cantieri navali con la protesta di uno dei leader mondiali più famosi: Lech Wałęsa. Questo lo ricordate tutti di sicuro. Io ricordo Danzica anche per un motivo forse meno lieto; qui Gilmour, il mitico chitarrista dei Pink Floyd, ha tenuto un grandioso concerto da solista da cui è stato tratto Live in Gdańsk. Cosa c'è di meno lieto? Che quel concerto è stata l'ultima apparizione live di Wright, il tastierista dei Pink Floyd, in seguito morto per il cancro. Fa male veder morire le persone che ti hanno tenuto compagnia in gioventù, è come se morisse una parte importante della tua vita; lo ricordo con un grandioso video proprio di quel concerto: Wright è quello che canta alle tastiere con i capelli grigi (per essere ancora più precisi quello che inizia a cantare).

Torniamo, un po' mesti, la mio tour; ecco di nuovo la pianura polacca in tutto il suo splendore. Per accorciare la tappa e raggiungere velocemente il mio prossimo waypoint taglio per il mare. Ed ecco che da lontano scorgo un luogo in cui sono già passato con FS2004 ai tempi del tour Bolzano - Capo Nord e che ho voluto rivedere in FSX: l'isola di Rügen.

Ed eccola sotto di me quest'isola a cui sono un po' legato. Perché?

Perché è l'isola resa famosa per un dipinto che immortala le sue famosissime scogliere bianche; il pittore è senza dubbio il mio pittore preferito: Caspar David Friedrich. I lettori di vecchissima data, sto parlando di 3 anni fa, potrebbero ricordare ancora il mio vecchio post dove descrissi il mio primo sorvolo di quest'isola; se avete tempo fateci un salto, manca qualche immagine, ma l'ammirazione per il pittore c'è ancora tutto. Ad un certo punto, mentre torno sulla terra ferma, succede una cosa stranissima: riconosco un luogo che non ho mai visto nella realtà, ma solo in un simulatore. Ho avuto la netta sensazione di 'essere già passato di qui' ed in effeti se tornate un attimo al mio vecchio post troverete una foto molto simile presa in FS2004. Incredibile, vero? Sono ormai arrivato in Germania e sto sorvolando la grande città marittima di Rostock (anche da qui ero già passato, ma non ne avevo un ricordo così vivo). Proseguo nei pressi del Mar Baltico e giungo così a Wismar che scopro essere la città natale del grande matematico, logico e filosofo tedesco Gottlob Frege; continuo a scoprire cose interessanti in questo viaggio-gioco! Ora piego un po' verso l'interno e dal finestrino del mio Mooney ammiro la città di Lubecca che in passato faceva parte della Lega Anseatica. Direi che per oggi vi ho dato sin troppo da leggere; concluderò la prossima volta.

21 marzo 2010

Vigilius World Tour: tappa 73, Kaliningrad!

Decollo da San Pietroburgo al mattino e mi accorgo che lo scalo è molto meno affollato rispetto al mio arrivo, non mancano comunque un buon numero di liners parcheggiati ai fingers di una delle due piste.Durante il rifornimento avevo chiesto all'inserviente russo dove avrei potuto trovare la bandierina russa da aggiungere al mio Mooney; il tipo mi guarda stranito, gira dalla parte opposta del velivolo, opposta allo sportello di entrata, e mi indica la bandiera russa. Capperi, ce l'ho già! La Russia è così grande che mi ero scordato di esserci già passato anche se ero dall'altra parte del mondo, per la precisione in Kamčatka (quella tappa la trovate qui). Già che ci sono chiedo dove posso trovare qualche luogo interessante da vedere a San Pietroburgo: il tipo mi fa segno con il dito ed io, dopo il decollo, mi dirigo verso quell'indicazione. Ho un'idea precisa di cosa trovare ed in effetti il luogo è così grande che già lo vedo profilarsi all'orizzonte: lo vedete anche voi? Mi avvicino ulteriormente ed ecco il fiume Neva di fronte a me. Nell'immagine sopra potete notare a sinistra del montante del parabrezza la Fortezza di San Pietro e San Paolo, la si riconosce dall'altissimo campanile dell'omonima cattedrale, progettata dall'architetto italiano Domenico Trezzini; a destra del montante si vede la cupola d'oro della Cattedrale di Sant'Isacco, quarta al mondo per dimensioni. Dietro la cattedrale si vede il monumento più famoso di San Pietroburgo: l'ex Palazzo d'Inverno, che per due secoli ospitò la famiglia degli zar, oggi noto con il nome di Museo dell'Ermitage. Anche questo fu progettato dall'italiano Bartolomeo Rastrelli per lo zar Pietro il Grande e più volte ampliato da altri grandi architetti tra cui mi piace ricordare il bergamasco Giacomo Quarenghi (per la precisione era di Rota Imagna) che era al soldo di Caterina la Grande. Ora sapete perché son voluto passare di qui; ricordo che qui FSX è di default, ma direi che non è malaccio.

Visti i monumenti principali di San Pietroburgo inverto la rotta e mi appresto a sorvolare la città che è tutt'altro che piccola: oltre 4.500.000 di abitanti, infatti dopo una decina di minuti la sto ancora sorvolando. Spero che l'amico Wilm non sia troppo deluso, ma ho deciso di non raggiungere Mosca perché continuare verso est non avrebbe avuto molto senso, rischiavo di 'sovrappormi' al giro che avevo iniziato più di un anno fa; ritorno quindi verso ovest e vado decisamente verso sud. Come vedete sorvolerò le famose repubbliche baltiche, quelle della famosa occupazione sovietica a seguito del famigerato Patto Molotov-Ribbentrop, per poi atterrare di nuovo in Russia in una specie di 'enclave' sovietica. Ma torniamo all'analisi della tappa; salito a quota di crociera mi ritrovo sopra uno spesso strato di nubi che non mi fanno vedere molto. Qui sotto sono sul confine con l'Estonia, per la precisione sul lago dei Ciudi, ma non è che si veda molto. Arrivo a Tartu che rimane appena visibile tra la nebbia e la foschia. Proseguo per una quarantina di minuti, ma le nuvole non ne vogliono sapere di diradarsi anche se sono praticamente vicinissimo al mare, in Lettonia, e precisamente sto sorvolando la sua capitale: Riga. Lo so, sembra di stare nello stesso posto di prima, dovete fidarvi; continuo a scendere ed andare verso ovest nella speranza che vicino al mare il vento spazzi le nuvole. Niente da fare, anche a Liepāja la situazione non cambia: sempre nuvolo. Praticamente sto costeggiando il mare, ma la visibilità mi impedisce di vederlo: raggiungo l'abitato di Klaipėda, l'umico porto di mare dell'ultima delle repubbliche baltiche: la Lituania. Finalmente riesco a scorgere il mare dal finestrino anche se il paesaggio è strano: mare, lingua di terra con neve e, più lontano, ancora mare. Giungo alla fine a Kaliningrad e sono quindi tornato in Russia; lo scalo lo vedo benissimo nonostante la foschia, ma l'ATC mi dice che è in IFR e quindi chiuso ai voli come il mio. Ma come, sono atterrato sotto una nevicata a San Pietroburgo? L'ATC di FSX per me è un mistero! Mi tocca cercare uno scalo alternativo e sono fortunato: ce n'é uno 20 miglia più avanti senza ATC e quindi farò quel cavolo che voglio. Venti miglia non mi impediranno di tornare indietro in qualche modo a visitare Kaliningrad. Ora cercherò di spiegare la mia volontà di visitare una città come Kaliningrad il cui nome non dirà niente a nessuno; certo che non dice niente, ma se vi dicessi che il suo vero nome, prima che il regime sovietico compisse i suoi scempi, era Königsberg vi si accende una lampadina? Niente ricordi scolastici? Königsberg, letteralmente la collina del re, fu una città importantissima nel passato, persino capitale del ducato di Prussia, fu la città in cui visse Hannah Arendt, ma soprattutto fu la città in cui nacque, visse e morì il grandissimo filosofo tedesco Immanuel Kant. Non pretendo che conosciate il suo pensiero filosofico, quello è il mio lavoro, ma se non l'avete mai sentito nominare dovete vergognarvi almeno un pochino. Sappiate che i russi durante la Seconda Guerra Mondiale rasero al suolo la città: castello, università, casa di Kant ecc. dando un bell'esempio di civiltà, loro sì che devono vergognarsi e tanto; comunque neppure loro ebbero il coraggio di profanare la tomba del grande filosofo che ancora oggi è a Kalinigrad.
L'iscrizione sulla tomba è il testamento del pensiero kantiano nonché una parte di una delle sue opere più famose, la Critica della Ragion Pratica, e tradotta suona così:

"Due cose hanno soddisfatto la mia mente con nuova e crescente ammirazione e soggezione e hanno occupato persistentemente il mio pensiero: il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me".

Anche se non è il 'mio' filosofo rimane uno dei più grandi geni dell'umanità: onore e rispetto e, se avete un minuto di tempo, riflettete sulla profondità del suo pensiero.

18 marzo 2010

Vigilius World Tour: tappa 72, San Pietroburgo!

Tappa volata da un po', ma solo ora trovo il tempo di scriverne il resoconto; come vedete pare un po' schizzofrenica, ma volevo vedere Stoccolma, Tampere, Helsinki... insomma: ho girovagato un po' per il Mar Baltico. Lascio Uppsala e mi accingo ad iniziare la tappa. Dal momento che dista meno di 10 minuti di viaggio decido che la deviazione si può fare e quindi mi accingo a visitare Stoccolma dall'alto. FSx rende bene la città ed anche dal confronto con foto reali mi pare quasi di riconoscere alcuni dei monumenti caratteristici della città che, però, colpevolmente non conosco. Guardo lo skyline dal finestrino del mio Mooney e capisco perché questa città viene chiamata la 'Venezia del Nord'. Ma è ora di lasciarmi la città alle spalle e riprendere la rotta prevista. Mi dirigo verso nord e raggiungo l'isola di Mariehamn che fa già parte della Finlandia.
Ho trovato un addon free che si chiama FinlandX che rende meglio i landclass della regione e la cosa che più mi è piaciuta è che ha aggiunto il mare ghiacciato: lo notate nelle immagini? Trovo che sia un grande tocco di realismo; ho fatto la prova disabilitando l'addon e il mare diventa tutto 'liquido', ma ricordando che neanche 15 giorni fa quasi un centinaio di navi era rimasto bloccato nei paraggi dal ghiaccio, direi proprio che lascio l'addon attivato e mi godo questa chicca. Raggiungo la città di Turku ed ancora non posso che notare la finezza del mare ghiacciato sia sulla costa che all'interno. Decido di spingermi più a nord per vedere come è la situazione ed arrivo alla città di Tampere situata tra i due laghi Näsijärvi e Pyhäjärvi. Come potete notare i due laghi sono ancora completamente ghiacciati. Decido che ne ho abbastanza di ghiacci e me ne volo verso sud fino a raggiungere la zona dove neve e ghiaccio lasciano spazio alla vegetazione. Giungo così allo scalo di Helsinki, la capitale finlandese, ma le nuvole mi lasciano vedere ben poco. Sorvolo anche la città, ma a dire il vero si capisce ben poco; peccato, perché di qui non passerò probabilmente mai più. Costeggio la Finlandia e finalmente esco dalle nubi ed avvisto la costa della Russia. Viro sull'abitato di Primorsk e... quello che l'immagine non riesce a dire è che sotto tutte quelle nuvole si vede un gran lampeggiare. Il mio viaggio verso est sta per finire e mi abbassso di quota il che vuol dire finire nel bel mezzo di una gran nevicata. Ed eccomi a San Pietroburgo in mezzo alla neve con davanti l'aeroporto talmente 'piccolo' che in realtà sembrano due!!!!! Vi assicuro che è uno scalo unico: alla faccia!
Ricevo il permesso di atterrare: anche se le condizioni meteo sono pessime stavolta non ricevo nessun divieto per volo IFR o amenità del genere. Guardo giù e vedo che ci sono velivoli che stanno per partire quando... ... quando l'ATC mi intima un 'Go around'! Sarà certamente per il fatto che c'è gente già pronta al decollo; alzo i carrelli e... ricevo l'OK per atterrare. Ma vi decidete o no? Comunque sia non me lo faccio ripetere due volte ed atterro. A terra c'è un traffico incredibile e devo stare parecchio attento per non essere calpestato dai grandi liners. Poi chiedo di parcheggiare e mi mandano in un posto talmente lontano che non mi pare neppure più di stare in aeroporto; davo fastidio? Tre ore di volo scarse e un'ora e passa per scrivere questo post; di sicuro questo non è un hobby per chi ha poco tempo libero!

 

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