Mentre faccio quota mi guardo in giro e mi trovo in un paesaggio... uhm, qui in Italia si direbbe prealpino, ma non essendoci qui le Alpi come si dirà?
Quello che continua a stupirmi è l'incredibile ricchezza di acqua che c'è in questi luoghi; da qualsiasi parte tu ti giri trovi un lago o almeno un corso d'acqua.
Anche la rete stradale non scherza: avete visto quante strade? E pensare che in UTX ho disabilitato quelle minori. Arrivo nella piccola cittadina di Redding: sono in California, ma il paesaggio è molto lontano dallo stereotipo californiano.
Inizio a seguire il fiume Sacramento che mi porterà all'omonima città.
Arrivo dunque alla città di Sacramento, capitale dello stato della California: me l'immaginavo molto più grande, invece così non è, circa 400.000 abitanti.
Proseguo quindi verso la baia di San Francisco: già mi pare di scorgela lontanissima, giù in fondo. Ma quello che mi colpisce e il paesaggio quasi lunare che mi circonda.
Non mi ero sbagliato, dopo una ventina di minuti arrivo più vicino e raggiungo la certezza: quella è la baia di San Francisco.
Ancor prima di dare un'occhiata alla città, mi metto a cercare quello che è il simbolo del luogo: il Golden Gate che riesco a scovare, dopo un po', in uno squarcio tra le nuvole.
Visto che la luce è buona decido di fare un giro per San Francisco alla ricerca di scorci caratteristici.
Il paesaggio mostra la solita accozzaglia di grattacieli dalle forme più stravaganti.
Non so voi, ma io San Francisco l'associo ad una serie televisiva poliziesca degli anni... 70? 80? Boh, non ricordo; ricordo che c'era un giovanissimo Michael Douglas ed uno degli attori americani per me più bravi e purtroppo recentemente scomparso: Karl Malden. Ora ricordo meglio, la serie era "Le strade di San Francisco" ed aveva una sigla con una musica a dir poco stranissima.
Che ricordi gente; mi sa che bisogna essere un po' vecchietti per avere questi ricordi... vabbé! Al centro della baia c'è la famosa isola di Alcatraz con l'ex famosissimo carcere di massima sicurezza. Ma è giunto il momento di sorvolare il Golden Gate!
Non so voi, ma io faccio fatica ad immaginare un cavo di 91 cm., eppure proprio questa è la misuta dei cavi che sostengono il ponte.
Mentre passo in fianco ad un'antenna gigantesca, lo è tutto in America, decido che è ora di dirigermi verso l'aeroporto.
Tanto per cambiare anche lo scalo è immenso e il traffico pure; infatti FSX scatta un po' a causa del folle settaggio del mio autogen e, soprattutto, dal traffico AI che qui è poderoso: mentre facevo il circuito di atterraggio avrò assistito almeno ad una dozzina di decolli.
Talmente è alta la mia distrazione che per centrare la pista devo fare una virata un po'... da caccia militare!
A terra non mi resta che trovare il mio angolino in mezzo ai 'bestioni' dell'aria.
Mi sa che è venuto fuori un post troppo lungo, spero di non avervi annoiato troppo: bye!