31 maggio 2009

Vigilius World Tour: tappa 26, Chittagong!

L'altra volta era talmente tanta la tensione di partire da Lukla che mi sono dimenticato di mettere la cartina del volo previsto; rimedio ora. Ero arrivato sul fiume Gange e da lì proseguo il mio racconto sorvolando la città di Rajshahi che dà il nome ad una regione del Bangladesh, che ai miei tempi si chiamava Pakistan orientale (questa cosa la dice lunga sulla mia età....)
In questa zona il meteo è molto variabile: si piomba alle volte nella foschia, ma a quote più alte c'è un bell'azzurro con formazioni nuvolose molto belle a vedersi. La città di Ishurdi è completamente sgombra da nuvole e quindi la posso ammirare molto facilmente. Non si può dire lo stesso del luogo dove il fiume Gange incontra il grande fiume Brahmaputra, qui domina la nebbia.
Della grande capitale Dacca non riesco a intravedere praticamente nulla, solo l'aeroporto, ma scendendo veramente tanto di quota.
Giungo alla fine nel Golfo del Bengala dove la forza dell'acqua salata dell'Oceano Indiano penetra in profondità nell'enorme foce del fiume: qui sotto si vede molto bene lo stacco tra l'acqua salata del mare e quella dolce del fiume Brahmaputra. Arrivo così alla meta della mia tappa: Chittagong, grosso centro economico del Bangladesh. L'oscurità non è dovuta all'ora, ma all'arrivo di un enorme temporale: intorno a me è tutto un lampeggiare, per fortuna devo atterrare e non ingaggiare una lotta con chissà quale tempesta monsonica. Ho così risposto ai dubbi di Wilm: no, non sono andato a Lhasa, ho preferito piegare a sud-est.

25 maggio 2009

Vigilius World Tour: tappa 26, addio Lukla!

Che bell'immagine: silenzio, meteo ottimale, camino che fuma, le montagne più alte del mondo... cosa c'è che non va? Nulla, tranne che sono a Lukla e devo decollare. Difficile? In teoria no, è la fase forse più semplice del volo, ma Lukla è Lukla: la pista è lunga solo 527 m. (sì, avete letto giusto) e siamo a 3000 m. di quota e il buon Riccardo mi ha messo non una, ma una dozzina di pulci nelle orecchie con la storia dell'aria rarefatta ecc. Mi avvicino diffidente alla pista ed alla mia sinistra scorgo la pista; chiamiamola con il suo vero nome: un trampolino! Decido di prendere più rincorsa possibile e rubo anche gli ultimi metri verso la roccia. L'allineamento non è un granché, ma ogni esitazione parrebbe, a quelli della torre ed al pubblico presente, solo fifa e nient'altro. C'è anche il saputello che mi aveva detto di aver visto fumare le route al mio arrivo: per me mi sta 'gufando' alla grande. Con calma scaldo il motore, poi aziono solo una tacca di flaps e mi butto: AIUTO!!!!!!!!! Forse era meglio due tacche; che velocità avrò? Se guardo mi disallineo e magari... troppi pensieri, devo solo fidarmi delle mie sensazioni ed andare. La pista è già finita ed ora? Sprofondo nel vuoto: me lo aspettavo, speriamo che le ali non si spezzino e che il 'dio' della portanza arrivi subito a sostenermi. Lo stomaco è in gola e la nausea mi assale: ma per quanto sprofonderò ancora? Quegli alberi sono un po' troppo vicini, ma dai che forse... Anche se sembra incredibile Lukla è sopra di me, ma il mio Mooney si è aggrappato all'aria fine del Nepal e pian pianino sta arracando per prendere quota. La profonda gola che si estende sotto di me non mi avrà, la sorvolo ormai padrone degli elementi. Con molta dolcezza porto il mio Mooney 'sopra' la quota di Lukla per superare queste altissime montagne che mi circondano ovunque. Raggiunti i 15.000 piedi capisco di avercela fatta, ma non riesco ancora a rilassarmi e godermi il paesaggio circostante.
Di fronte a me molte nuvole mi fanno capire che il meteo reale ha ripreso a fare il suo dovere; giunto, dopo una ventina di minuti, sul fiume Gange alla fine mi rilasso e scopro di avere le nocche della mani tutte bianche dalla forza con cui stringo ancora il volantino. Ancora non mi sembra vero: sono atterrato e ripartito da Lukla e sono intero!

20 maggio 2009

Vigilius World Tour: tappa 25, Lukla!

Ci eravamo lasciati con la virata che mi avrebbe portato verso Lukla, un nome che fa tremare le vene anche dei piloti più esperti. Sto sorvolando una zona bellissima, il meteo è splendido (qui lo è sempre per le ragioni che ho spiegato nel post precedente), ma riesco a godermi poco della zona perché? Perché la fifa è tanta! Non ho fatto nessuna prova o tentativo prima per allenarmi, arrivo qui veramente come se fosse la prima volta.

Ho visto tanti filmati su youtube di questo scalo, eccone solo uno d'esempio, quindi ho una mezza idea di quanto difficile sia arrivare qui. Le montagne si stringono intorno a me quasi ad impedirmi ogni possibile virata come via di fuga; anzi, togliamo il 'quasi'. Il GPS mi indica che è appena a 10 miglia, ma dove? Già arrivarci è difficile, se poi non lo vedi... Decido, contro le mie abitudini, di fare un avvicinamento lentissimo e altissimo: sono già in assetto di atterraggio quando lo scorgo: ma dai, non è possibile... è anche peggio di quanto mi aspettassi. Non solo è in una posizione infame senza via di fuga, ma anche virare per arrivarci non è facile. Sono alto, troppo alto, ma l'ho fatto volutamente per avere una vista migliore in discesa, la controindicazione è che scendo un po' in picchiata ad una velocità un po' troppo elevata per un atterraggio, ma ormai sono in ballo e devo ballare. Ma la pista è veramente in una posizione infame: ho il terrore di 'spanciare' all'ultimo e non poter risalire e stamparmi appena sotto la testata pista, per questo rimango ancora alto. Vi assicuro che non è per nulla una bella sensazione quella di avere una sola possibiltà per scendere, persino i TOP GUN delle portaerei possono riprovare l'appontaggio se sbagliano, ma qui a Lukla non si può: dev'essere buona la prima, gulp! Ancora alto e veloce, ma ormai sono in ballo e il Mooney non ha aerofreni. Lo scenario è quello Aerosoft, mi pare ci sia un'errore di texture proprio sulla pista (non ho disattivato le mesh aggiuntive credo), la vedo 'flashare', ma non interrompo la discesa, sono troppo teso, in fondo chissenefrega di una texture! A questo punto le immagini finiscono perché ero quell'attimino nella 'm.... fino al collo'! Sorry! Ho capito che ero ancora troppo alto e quindi sono bruscamente sceso di quota, questo ha comportato un aumento di velocità pericoloso ed ho quindi alzato il muso per 'frenare' opponendo resistenza all'aria. A questo punto il Mooney ha cominciato a 'spanciare', quello temevo, ho quindi dato subito manetta e l'ho recuperato. Sono sulla pista e la tocco anche abbastanza morbidamente; mi rilasso, ERRORE!!!!!!!!!!!!!!!!!! Non ho mai avuto problemi a frenare con il Mooney, si ferma in un fazzoletto, ma questa pista è veramente corta; vedo di fronte a me una specie di collinetta: lo so, la pista di Lukla è in salita proprio per aiutare la frenata, ma è vicinissima, troppo vicina. Sto furiosamente frenando quando il velivolo sale sulla collinetta e sulla cima compie un piccolo salto; vedo con terrore che di fronte a me la pista è praticamente finita, ma il Mooney non è ancora fermo. Tento un'ultima mossa disperata: sterzo a destra e faccio compiere al velivolo una specie di derapata: ero ad un passo dalla roccia di fronte a me. Fermo, non mi sembra vero. Come vedete sono proprio a fine pista, mi è andata bene; è bastato quell'attimo di rilassamento appena toccato per farmi rischiare tutto. Rimango per un attimo bloccato incredulo di non essermi schiantato e poi mi dirigo verso il parcheggio; mi tremano un po' le mani, ma non è bello scendere tremanti da un velivolo, che figura farei? Apro la portiera, scendo e bacio la terra; l'alpinista di fronte a me sorride, ma capisce. Quindi si avvicina e mi dice: "Fossi in lei darei una controllatina alle gomme, nella sua derapata ha alzato un bel po' di fumo, magari ha spiattellato le gomme". Lo ringrazio e un po' ubriaco mi dirigo verso il bar; sarà poco onorevole, ma... "Scusi, dov'è il bagno?"

18 maggio 2009

Vigilius World Tour: tappa 25, verso il pericolo!

Stavolta rischio davvero grosso, ma non potevo non passare di lì; già come un deficiente mi sono dimenticato di passare per il K2 (la fretta è cattiva consigliera e proprio me ne sono dimenticato), ma l'Everest non me lo posso perdere. Dire Everest vuol dire atterrare nello scalo più temuto di tutti i sim-piloti: Lukla, l'aeroporto più pericoloso del mondo!

La tappa in sé è brevissima, una mezzora, tempo quasi interamente utilizzato per fare quota, anche 20.000 piedi, ed arrivare in sicurezza (ma quando mai?) a questo scalo situato oltre i 9.000 piedi. Conoscendo la mia abilità molto probabilmente sarà anche la mia ultima tappa perché mi 'stamperò' da qualche parte sulla roccia o arriverò basso in uno scalo che più che una pista sembra un trampolino da tuffi. Decollo da Kathmandu in una giornata splendida; almeno il meteo non sarà un problema. Come potete vedere la bandiera del Nepal è una delle più strane che abbia mai visto per forma ed è anche la prima che va a 'sporcare' la parte posteriore, dietro i finestrini, del Mooney ancora quasi immacolato del mio mitico repainter Merida72. Dicevo che il meteo non è un problema e so anche che non lo sarà per una 'bischerata' di FSX: quando si scarica il meteo reale dall'interno del simulatore questo va a cercare la stazione più vicina, non essendovene vicino a Lukla, FSX decide semplicemente di non assegnare nessun meteo. Insomma è sempre bello, il che non è sempre vero: in questo momento il meteo reale di Lukla è poco nuvoloso con 10°. Sarà anche sempre un luogo verde perché i programmatori di FSX hanno assegnato a questo luogo come stagione sempre l'estate e qui, a mio parere, si sono proprio bevuti il cervello. Comunque vedere tutte queste belle foreste dopo la nebbia indiana proprio non mi dispiace, anzi! Anche se come vedete ho il viso praticamente incollato agli strumenti, altimetro in primis, per ora è tutto tranquillo e posso anche guardarmi un po' in giro: l'autopilota è impegnato a raggiungere la quota. Alla mia sinistra si erge la catena himalayana: uno spettacolo!
Anche sotto il mio Mooney la selvaggia bellezza del Nepal mi colpisce positivamente. In effetti ho fatto molte immagini, speriamo non siano le ultime... ... diciamo che il luogo è proprio bello. Ma il momento della verità si avvicina: Lukla è là in mezzo da qualche parte ad attendermi con la sua pericolosissima pista. Il momento tanto atteso è arrivato: effettuo la virata che mi porterà a Lukla ed ammiro lo splendido panorama che mi circonda. Ora ho bisogno di veramente tanta fortuna.

15 maggio 2009

Vigilius World Tour: tappa 24, Kathmandu!

Ogni tanto penso se non abbia fatto 'il passo più lungo della gamba' ad intraprendere questo pretenzioso giro del mondo, per di più ripettando il numero di 80 nelle tappe... va beh, ormai sono in ballo e dopo la delusione del mio 'passaggio in India' eccomi dirigermi verso il Nepal. Però anche l'ultima parte dell'India da me sorvolata non è poi così male con un meteo migliorato, più verde ed anche molti fiumi.

Arrivo finalmente in Nepal ed effettuo la virata per seguire una lunghissima valle: sullo sfondo finalmente vedo le catene montuose altissime che mi aspettavo. Mentre percorro la valle guardo alla mia sinistra e scruto la catena himalayana in tutta la sua imponenza; ricordo che siamo sul 'tetto del mondo' e la parola stessa Himalaya vuol dire 'casa delle nevi eterne': vorrà pur dir qualcosa, no? Intanto cala il sole e FSX propone i suoi splendidi colori. Quando il panorama è così bello il tempo passa più velocemente e senza neanche che me ne accorga arrivo a Kathmandu, praticamente sopra lo scalo. Il fatto che non sia un pilota vero è una fortuna in quanto, come sempre, quando uno scalo si trova ad un'altezza di molto differente dal livello del mare io sbaglio l'avvicinamento. Dev'essere una questione psicologica perché a vista non cambia proprio niente, ma sapendo che lo scalo di Kathmandu è oltre i 4000 piedi mi... agito? Fatto sta che o arrivo alto o arrivo basso; stavolta arrivo un po' alto. Niente di grave, ma se atterro a Bergamo, Ancona, Creta, ecc., lì non sbaglio quasi mai. Al suolo trovo molto traffico sui raccordi e scopro così che questo scalo è proprio bello pieno di velivoli. Dopo una specie di duello con un bimotore ad elica per chi dovesse girare per prima, alla fine arrivo al mio parcheggio. Ora a nanna, alla prossima tappa ci penserò poi; di sicuro c'è che dovrà essere una giornata splendida altrimenti 'col cavolo' che mi alzo in volo con tutti quegli 8000 in giro!

12 maggio 2009

Vigilius World Tour: tappa 24, Taj Mahal!

Non è che il meteo mi aiuti molto, la tappa era pronta da subito, ma in India sembra che la foschia sia sempre presente ed ho penato non poco a trovare una situazione meteo appena appena decente. Ecco la tappa prevista che mi porterà fuori da questa nazione con una visibilità così scarsa.Vi chiederete il perché di quella strana deviazione a sud; ebbene ho avuto un lampo di genio e mi è venuto in mente che in India c'è un monumento famosissimo (guardato il titolo del post?) e, fortunatamente, non è poi così lontano da dove sono arrivato, così ho deciso di andare a vedere come si comporta FSX. Decollo da New Delhi dall'unico scalo che mi ha ospitato nel mio precedente avventuroso arrivo. Mi direte: "Ma che ti lamenti a fare? Ci si vede benissimo!" Sicuri? Per curiosità sono andato a vedere la temperatura di New Delhi al mio decollo: 42°!!!!!!!!!! Porca paletta! Forse la foschia ha un suo perché. Dopo 10 minuti sono ancora sopra New Delhi o nei suoi sobborghi; a dire il vero dovrei essere a Sikandra Bad, ma mica è facile capirlo. Passati i centri urbani la visibilità migliora un pochino ed arrivo ad Agra dove effettuo la virata ed inizio a cercare il 'famoso' monumeto.

Devo dire che trovarlo non è stato difficile (anche se nella mia ignoranza non mi aspettavo fosse nel centro della città; credevo fosse fuori in una zona tutta sua); FSX questa volta non delude. Ecco il Taj Mahal! Dal confronto con le immagini reali persino i giardini mi sembrano ben riprodotti. Passata Agra decido di salire ad una quota di super-sicurezza -11.000 piedi, un'esagerazione - dal momento che devo dirigermi verso il Nepal; ero convinto di vedere già le altissime catene montuose, ma evidentemente sono ancora troppo lontano.

 

blogger templates 3 columns