28 gennaio 2012

NWAT-X Tappa 21: Anahim Lake / Bella Coola

Come dicevo nel post precedente ero molto titubante su dove andare in questo nuovo scenario: montagna? Mare? Ho scelto una via di mezzo: infatti volo in una valle verso il mare con le montagne ai lati.

Ok, scelta discutibile, ma volevo divertirmi un po’ nel volo e non solo guardare la superficie dall’alto. Dopo un inizio ‘naturalistico’ non faccio altro che seguire un fiume ed una strada sino all’arrivo.

Potevo seguire la strada sin dall’inizio, ma l’avrei allungata troppo e l’esperienza mi dice che dopo un po’ che si sta fermi è meglio non esagerare troppo perché si perdono molti degli automatismi.

Ero rimasto ad Anahim Lake e da lì riparto: circuito intorno allo scalo ed eccomi pronto per proseguire il mio viaggio.

Sembra di volare ai tempi del mio primissimo tour in FS2004 quando da Bolzano andai a Capo Nord con l’SF-260: arrivato nella penisola scandinava era pieno di laghi, ma qui ora sono tutti ghiacciati e FSX li rende molto bene (merito dello scenario, suppongo).

Avrete notato anche l’infinita distesa di conifere; arrivato all’Hotnarko Lake però scopro che quasi tutti gli alberi o sono morti o hanno subito un incendio. Molto strano, ma molto ‘reale’.

Mi avvicino così alla parte più interessante del viaggio: trovare la stretta vallata in cui infilarmi per seguire fiume e strada come detto prima. Avvisto il Stillwater Lake, non interamente ghiacciato come ben si vede dall’immagine, e quindi sono sulla rotta giusta.

Ora devo virare a destra e buttarmi sul fondo della vallata.

Forse i miei trascorsi da beta-tester del Phantom ed il mio amore per i caccia mi fa esagerare un po’ nella picchiata: guardate la velocità! Sono al limite del cedimento strutturale, ma è troppo divertente Occhiolino.

Comunque rallento un po’ il rateo di discesa ed inizio a seguire la vallata all’interno delle pareti montagnose.

Troppo divertente volare così: via il pilota automatico e vai di pilotaggio manuale zigzagando sopra il fiume, il Bella Coola River, in mezzo alle mille curve che la natura mi propone. Volare così è talmente divertente che mi dimentico di fare le fotografie Imbarazzato. Riesco comunque ad immortalare le propaggini del Mount Walker alla mia destra.

Nei pressi di Firvale ecco un bello scatto quasi in controluce.

Arrivato nei pressi di Salloomt Peak riesco a vedere in fondo in fondo lo scalo di arrivo: Bella Coola.

Chi poteva mai immaginarsi che quelle nubi sparse sopra lo scalo in 5 minuti potessero trasformarsi in un bel temporalone? Io di certo no, ma di sicuro so che è andata così.

Per fortuna non è niente di particolarmente preoccupante ed atterro senza problemi al Bella Coola Airport che, tra l’altro, trovo discretamente affollato.

Trasvolata tranquilla, di sicuro più bella da volare che da raccontare perché l’emozione di volare all’interno di una vallata facendo il pelo alle montagne non si può descrivere.

25 gennaio 2012

Ci sono, ci sono… e delle scuse!

Ve l’avevo detto che avrei avuto un mucchio di cose da fare appena rientrato a scuola e così è stato; non è neppure finita ancora. Così mi sono perso alcune cose: ad esempio il blog che è arrivato a 200.000 visitatori Sorpresa!

Ma la cosa che mi è spiaciuta di più è scoprire che l’amico Wilm era stato tagliato fuori dai commenti a causa dell’antispam di Google: scusa Wilm! Purtroppo nel periodo natalizio lo spam, per quanto molto ridotto rispetto ad un anno fa, ha rialzato la cresta al punto che ricevevo almeno una dozzina di commenti al giorno che erano spam veramente idiota; una volta era il Viagra, poi i siti porno, ora tutta roba da vendere. Il ‘dio-denaro’ ormai si è impossessato del web ed è tutto un saltar fuori di pubblicità che non se ne può più; persino i browser attrezzati a fermare tutte queste cose ne lasciano passare un bel po’. Ma Wilm, per dei motivi a me sconosciuti, era stato bloccato non dal blog, ma da Google stesso che lo mandava dritto nel cestino senza che io potessi neanche sospettare che necessitasse di una moderazione. Ora, con un cestino di circa 300 mail di spam capirete che me ne dimentico, anzi me ne frego, e lascio fare a Google che finora non aveva mai toppato. Nelle vacanze tra 2 influenze ed altro ho dato un’occhiata allo spam ed ho scoperto il fattaccio A denti stretti. In mezzo a quasi 400 mail di spam ho scoperto che c’era anche Wilm ed ho tentato di recuperare tutti i suoi commenti: ci sarò riuscito? Probabilmente no, ma ci ho provato. Mi figuro la frustrazione di essere tagliati fuori da qualcosa senza averne nessuna colpa e, soprattutto, senza saperne il perché. Mi sta capitando la stessa cosa su Youtube dove è già tre volte che cerco di commentare il video di un amico e Youtube si mangia il commento: frustrante! Ora ho la mail ‘vera’ di Wilm e mi auguro che non capiti più nulla di simile; naturalmente so bene che si può vivere tranquillamente senza di me e il mio blog, ma se ci priviamo anche di queste piccolezze nella vita che altro rimane?

Sono riuscito finalmente a programmare la prossima tappa: dopo tantissime esitazioni ho deciso di tornare verso il mare ed esplorare i fiordi della zona. Andrò a Bella Coola che, per chi segue da tanto il blog, è un luogo da cui sono già passato, ma anche rivedere vecchi posti con scenario nuovo sarà, mi auguro, un’esperienza interessante. Ora mi tocca aspettare il bel tempo: ieri, ad esempio, grandinava! Va beh, ci sentiremo prima o poi!

08 gennaio 2012

NWAT-X Tappa 20: Chilko Lake / Anahim Lake

Finalmente una tappa breve e ‘noiosa’: si torna all’antico!

Ancora si vola per zone sperdute, tra l’altro proprio sul confine nord-est dello scenario Orbx PNW, ma stavolta le montagne non le sorvolo, le lascio alla mia sinistra e mi concentro su zone lacustri.

Come dicevo, tappa non lunghissima.

Ma bando alle ciance e… via!

Notato nulla? No? Non siete degli osservatori: sotto l’ala del mio velivolo si vedono le pochissime casupole di Chilko Lake, proprio da una di quelle da cui esce il fumo ho dormito Occhiolino. Proseguo verso nord dove incrocio un’altra pista in salita o qualcosa del genere: sulle carte non trovo nulla.

E così finisce lo scenario Pacific North-West e allora? Allora approfittando dello sconto del 33% di fine anno mi sono preso anche lo scenario Pacific Fjords così posso continuare a volare con un gran bel dettaglio. Raggiungo il Choelquoit lake.

Lo sorvolo e guardo il sole prossimo al tramonto alla mia sinistra; il lago è ghiacciato.

Regione di laghi questa ed infatti ecco l’Eagle lake con sullo sfondo il Tatla Lake.

Dopo tante montagne un cambio di panorama ci voleva, ma le montagne sono sempre lì che mi guardano con i loro splendidi colori.

Raggiungo Chilanko Lodge nella città impronunciabile di Kleena Kleene, sembra il nome di un fazzoletto di carta, proseguo verso altri laghi.

A Nimpo lake finalmente vedo delle case abitate, insomma uno straccio di paese: era ora!

I colori del tramonto sono stupendi e, naturalmente, non manco di immortalarli; qualche nuvola sparsa non mi preoccupa più di tanto.

Alla fine avvisto Anahim Lake dove vedo benissimo lo scalo di arrivo: mi allineo.

Atterraggio tranquillo e mi aspetto il solito scalo deserto.

Invece incredibilmente non sono solo Sorpresa.

Ora diamo tempo ai miei amici di raggiungermi; io domani rientro a scuola e mi aspettano 10 giorni di fuoco, anche di più, tra scrutini, pagelle, udienze etc. Insomma non aspettatemi tanto presto anche perché ho lo scenario nuovo da esplorare e non ho ancora deciso bene dove andare.

05 gennaio 2012

NWAT-X Tappa 19: Pemberton / Chilko Lake

Partenza da Pemberton verso… il NULLA!

Proprio il nulla no, ma di presenza umana ce ne sarà ben poca, anzi, sarà praticamente assente: non un paese, non una strada, nulla!

Per altro sarà una tappa parecchio lunga perché sorvoleremo varie aree protette ed un ghiacciaio enorme.

Partenza e circuito dello scalo di Pemberton: guardatelo bene perché poi di zone abitate non ce ne saranno più.

Si tratta ora di percorrere la Pemberton Valley per tutta la sua lunghezza e vi assicuro che non è affatto corta.

In effetti è interminabile! Sorpresa

Sempre la stessa valle!

Dopo 25 minuti sono arrivato alla fine della valle e spunta, sulla sinistra, la lingua di un ghiacciaio.

Ora, nella foschia, devo seguire il ghiacciaio delle Lillooet Mountain che, a dispetto del surriscaldamento terrestre, è bello esteso.

L’unica presenza ‘umana’ è l’ala del mio velivolo che in FSX sembra più vera del vero con dei giochi di luce sulle lamiere veramente ben realizzati.

Intanto il mio velivolo arranca non poco ad ‘arrampicarsi’ lungo il ghiacciaio: più prendo quota e più la velocità diminuisce a causa della mancanza di ossigeno; ora faccio fatica a mantenere i 100 nodi.

Nonostante stia sempre salendo le creste montane sono sempre sopra di me.

Vorrei scendere e continuare a piedi per godermi il silenzio di questi luoghi che definirei ‘mistici’.

Raggiunti i 10.000 piedi passo proprio in fianco al Toba Peak e sarà il punto più alto raggiunto dalla mia tappa.

Inizia ora una lunghissima e lentissima discesa: guardarsi attorno rimane la cosa più bella da fare per passare il tempo.

Le montagne mi circondano e io sorvolo abissi immensi.

Le immagini direi che parlano da sole.

Sembra di essere in un altro mondo, un mondo dove tutto è in armonia: l’esatto opposto del mondo degli uomini. La vista ‘divina’ dall’alto mi esalta!

Ma c’è poco da esaltarsi perché ci si sente veramente piccoli di fronte a tutto ciò.

Ed eccomi alla fine di un fiordo, il Bute Inlet: quella che vedete è acqua di mare, ma io devo risalire lungo il fiume Homathko.

Anche questa valle è infinita da risalire.

Ma ecco qualcosa che stona in questo paesaggio: cosa potrà mai essere se non lo ‘stupido’ uomo che riesce a costruire uno scalo per aerei in un posto come questo? Si tratta di Scar Creek, abbandonato dal 2007.

Esattamente come nelle nostre Alpi è ormai giunto il primissimo pomeriggio e le nuvole cominciano ad addensarsi vicino ai rilievi montuosi.

Per fortuna ho ben memorizzato la piantina, comunque sempre consultabile, e il mio fido GPS non smette di guidarmi. Si tratta comunque di seguire il fiume nella sua ansa a destra.

Abbassandomi un po’ di quota la visibilità migliora; devo raggiungere il Tatlayoko Lake, già visibile a sinistra, e prendere la valletta che si trova più o meno dietro alla nuvola ‘tattica’.

La cosa si rivela essere più facile del previsto; notare la luna sullo sfondo.

Ed ecco già visibile in lontananza, anche se ghiacciato, il Chilko Lake; sono vicino alla fine della mia tappa.

Alla mia destra vedo lo scalo di Tsuniah Lake Lodge che si affaccia su un luogo che è una specie di paradiso per pescatori (andatevi a leggere il link e vedrete anche quali aerei atterrano lì anche se in stagioni meno fredde). Ma io non scendo lì, viro a sinistra e continuo ancora per un po’.

Proseguo un 5 minuti a nord verso Tsylos Park Lodge: altro paradiso!

Peccato che sia la stagione sbagliata altrimenti chi mi muove più da questo luogo? Anche qui andate a vedervi il sito e scoprirete un autentico paradiso fuori dal mondo. Mentre atterro osservo che la pista è in salita, come quella di Lukla; ma questa è un’altra storia che ho già raccontato.

Ed ora? Godiamoci il silenzio!

 

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