31 luglio 2009

Vigilius World Tour: tappa 38, Taiwan!

Altro giro, altra tappa, altra corsa: venghino signori, venghino! Ok, la fantasia comincia a latitare; lasciamo le Filippine, che però devo percorrere ancora per un lungo tratto, per arrivare ad un'altra grande e famosa isola. Ma prima di tutto bisogna decollare: detto, fatto!
Sorvolo la città di Manila che è proprio come me l'aspettavo: grandissima, con grattacieli e molto umido e smog (l'umido imperversa anche qui oggi, pure peggio di ieri che già stavamo al 75%).
Le Filippine mi si mostramo molto varie, c'è proprio di tutto: pianure con campi coltivati, paesi, non tantissimi, montagne, laghi, colline... insomma, un po' come da noi, almeno a giudicare da FSX.
Qui sopra sono a Cauayan. Le montagne non sono le nostre Alpi, ma mi costringono a salire sino a 7500 ft. e comunque regalano belle immagini.
Il meteo è variabile, ma non dà fastidio, anzi, migliora i miei scatti con formazioni nuvolose d'effetto.
Il paesaggio si dimostra sempre interessante ed io seguo i waypoints fedelmente e facilmente; alla fine arrivo a Taggat dove effettuo la virata verso il mare.
Come avete già visto dalla cartina mi aspettano due tratti di mare di una quarantina di minuti; il primo è costellato dall'incontro con tante piccole isolette, quindi non mi sento mai veramente in mare aperto.
Arrivo quindi all'isola di Basco dove devo effettuare l'ultima virata e l'ultimo tratto di mare che mi porterà alla mia meta: l'isola di Taiwan, che ai miei tempi si chiamava Formosa, sede della repubblica di Cina fondata da Chiang Kai-shek in dissenso con Mao (di fatto il contenzioso con la Cina popolare è ancora aperto).
Altri 40 minuti, stavolta in mare aperto, ed avvisto l'isola; decido di atterrare in tutta sicurezza, per il carburante, nello scalo più vicino: Hengchun.
E per oggi è tutto, sono quasi a metà del viaggio, almeno credo.

29 luglio 2009

Vigilius World Tour: tappa 37, Manila!

Ed eccomi sempre in viaggio verso le Filippine; a dire il vero già tutte queste isole che sto sorvolendo sono parte delle Filippine. Comunque tra un'isola e l'altra arrivo a Mamburao dove, a parte la mancanza dell'abitato, noto le imbarcazioni in mare - ma da dove arrivano? - e la splendida costa disegnata con l'accetta!!!!!!!!!!!
Va beh, ormai ci sono abituato, ma rimane un qualcosa di non molto carino a vedersi (e se fosse così? Na!!!!!!!!!!) Finalmente arrivo ad un centro abitato che dovrebbe essere Lipa o giù di lì.
Ormai sono nei pressi di Manila, la capitale delle Filippine, quando succede un fatto incredibile: no, non ho finito la 'benzina', più semplicemente piove!!!! Era dall'arrivo ad Entebbe che non vedevo una goccia d'acqua, ecco perché mi pare così incredibile.
Dall'immagine si vede poco, ma fidatevi, stava piovendo e così si vede poco il lago, non mare, che c'è sullo sfondo. Ma è una pioggia strana: poca e con il sole, il che dà una luce falsa che rende difficile la visibilità. Per fortuna lo scalo di Manila è enorme e trovarlo ed allinearsi non è difficile.
Ed eccomi quasi in finale con i grattacieli di Manila sullo sfondo e quella luce falsa di cui vi dicevo: piove, ma c'è il sole!
Sono bello tranquillo che mi avvicino quando di colpo divento nervoso: abbiamo pubblico!
Eh già, qualcuno sta aspettando che io atterri, liberi la pista, per poter decollare a sua volta; 'spiattellarmi' di fronte ad un pilota di liners non è proprio il massimo (a dire il vero 'spiattellarsi' in sé non è il massimo). Non ho nulla di cui preoccuparmi - vedete che sono allineato e giusto - ma sono nervoso.
Questa pioggia, che a terra è maggiore che in aria, mi permette di ricordarmi che FSX restituisce una pista bagnata molto credibile; me ne ero proprio dimenticato. Per fortuna tutto procede per il meglio, ma... Ma qualcuno mi sa spiegare perché il mio parcheggio sta sempre dalla parte opposta dello scalo?

27 luglio 2009

Vigilius World Tour: tappa 37, verso le Filippine

Prima di tutto un doveroso saluto e ringraziamento a tutti coloro che mi seguono, quindi lascio il sultanato del Brunei senza nessun rimpianto, non mi ha colpito più di tanto e l'unico ricordo credo sarà solo l'ennesima bandierina sulla fusoliera.

Ormai avrete capito tutti, anche dai discorsi nei commenti fatti con Wilm, Riccardo e gli altri, che il mio scopo è risalire a nord il più possibile sino a trovare un punto dell'oceano abbastanza stretto da essere attraversato per portarmi sul continente americano. Tanto è comunque funzionale al mio 'giro del mondo', no? Intanto risalgo il Borneo che mostra anche rilievi montuosi di una certa importanza. Le nuvole sono una compagnia scenografica che, per fortuna, non disturbano il volo, anzi, movimentano il paesaggio. Seguo le isole verso nord-est, ma i tratti di mare da attraversare non sono mai eccessivamente lunghi. Arrivo sull'isola di Palawan e sono già nelle Filippine, ma ho intenzione di spingermi più a nord; dato che ho già consumato più di metà serbatoio decido di fermarmi a Puerto Princesa per fare rifornimento.
Giusto il tempo di rifornirmi e ridecollo in mezzo a delle splendide nuvole. Per i più curiosi e impazienti ecco la mappa della tappa intera; sono circa a metà.

26 luglio 2009

Le mie vacanze

Vi sarete tutti (????!!!!!!) accorti della mia assenza gli ultimi 15 giorni (in realtà una puntatina sul blog sono riuscito comunque a farla), ma erano le mie vacanze con la moglie e quindi è stato giusto staccare da tutto. Purtroppo oggi finiscono e ringrazio tutti quelli che comunque ogni tanto fanno un giro di qua a vedere che combino. Oggi voglio parlare dell'Italia; per ragioni puramente economiche siamo stati quasi sempre all'estero - costa sempre di meno - ma quest'anno mi sono impuntato: voglio restare in Italia! Sembrerà strano da uno che sta facendo il giro del mondo - 'virtuale' e probabilmente non è un caso che sia così - ma io adoro l'Italia e penso che non esistano posti più belli al mondo. Basta Egitto, Tunisia, Ibiza, ecc. - a dire il vero sono stato anche due volte ad Ischia: una favola! - volevo tornare al sud per vedere se è rimasto come lo ricordavo da bambino. Sono stato un bambino fortunato perché nei tardi anni '60 e '70 io e la mia famiglia si partiva per andare sempre al sud in tenda o in roulotte, quando siamo diventati un po' più 'ricchi', per visitare quelle regioni allora sconosciute e lontanissime da ogni forma di turismo di massa. Ancora ho un ricordo vivido di quell'Italia in cui non esisteva la Salerno-Reggio Calabria (perché adesso c'è?) e spesso non c'era né la corrente elettrica, né l'acqua corrente: si andava al pozzo! E non sto scherzando, io quell'Italia l'ho vista! Ho visto luoghi meravigliosi e due mi sono rimasti nel cuore: ambedue erano in Calabria che definire una regione stupenda è riduttivo (ed io amo le mie Alpi!) Non mi sono mai scordato quando passai per la costiera amalfitana (rivista quando sono stato ad Ischia), allora era l'unica possibilità per andare al sud, e una città: Tropea. Mia moglie non ha opposto resistenza alcuna, anzi era molto curiosa di vedere la Calabria essendo lei stata quasi sempre in Puglia (bellissima anche quella a dire il vero); abbiamo trovato un villaggio turistico alla nostra portata economica (con il dopolavoro dell'azienda di mia moglie) per almeno una settimana (con la stessa cifra stai 2 settimane in un altro posto stile Tunisia, ma... bleah!) in quel di Ricadi che è poi solo 8 km. a sud di Tropea e in vista di Capo Vaticano. Anzi devi dire che siamo stati a Capo Vaticano che fa più figo, come se a me importasse qualcosa... Ragazzi: spettacolo puro, la Calabria è come la ricordavo. Il tramonto del primo giorno non l'ho fotografato e sono stato un pirla perché è stato il più scenografico di tutti, ma gli altri non me li sono lasciati sfuggire. Ecco cosa vedevamo: l'isola è Stromboli.Sarà anche una foto inflazionata, ma vi assicuro che dal vivo era uno spettacolo da rimanere senza fiato. Ma di giorno il mare com'era? Giudicate voi.

A me quelli che vanno ai Caraibi fanno ridere: i Caraibi sono qui! Un'occhiata alla spiaggetta dove eravamo. Per 4 giorni è stato così: non una nuvola, caldo sempre sopportabile - a 35° resistevo io, il che è tutto dire - mare... l'avete visto? Quella era un'onda alta.
Ma la Calabria non ha finito di stupirci perché si è alzato il maestrale e c'è stata una signora mareggiata. Al mattino la spiaggia non c'era più, sparite 4 file di ombrelloni, macchisenefrega!!!!!!!!! Il mare mosso è uno spettacolo da vedere e ce lo siamo gustati, tanto il bagno lo facevamo in piscina ed abbiamo avuto il tempo di visitare Tropea. Insomma: andate in Calabria! Dimenticavo di dire che, come dappertutto in Italia, si mangia anche benissimo e pure uno con la gastrite come me è riuscito a digerire tutto, pure le loro inimitabili melanzane (ma come fanno a farle così buone?) Vi ricordate che all'inizio avevo detto che due erano i luoghi rimasti nel mio cuore? Questo è uno, ma l'altro? L'altro spero di farlo vedere un giorno o l'altro a mia moglie perché è altrettanto spettacolare, sempre in Calabria, ma totalmente diverso. Vorrei tornare a Le Castella e vedere nuovamente Isola Capo Rizzuto. Per ora vi lascio con lo splendido mare italiano della Calabria.

24 luglio 2009

Vigilius World Tour: tappa 36, Brunei!

Sono tornato dalle vacanze ed eccomi di nuovo in volo; a dire il vero questa tappa è stata volata prima della mia partenza per la Calabria, ma non avevo avuto il tempo di metterla online, speriamo di ricordarci ancora qualcosa. Ormai sto vagando tra queste isole indonesiane da un pezzo e mentre decidevo dove andare l'occhio mi cade su un nome: Brunei. Ok, andiamo a vedere dov'è 'sto posto famoso per il sultano ricchissimo. Decollo da Palu senza problemi.
Siccome sono stanco di mare seguo la costa sino a Siboa e poi viro verso il mare aperto vedendo però già la costa dell'isola di fronte: il Borneo.
Raggiunto il Borneo mi trovo in mezzo a foreste e grandi fiumi con grossi estuari; purtroppo le coste di FSX in questa zona sono alquanto 'squadrate'.
Mi stupisce la presenza massiccia di acqua: dolce o salata che sia qui di certo non manca.
Arrivo così allo scalo di Mangkajang e, continuando, il paesaggio non cambia di molto.
Ogni tanto trovo un aeroporto con qualche casetta vicino, ma nulla di veramente grande.
Finalmente addentrandomi nell'isola vedo un po' di montagne.
Avvicinarsi ai rilievi vuol dire però anche aumentare la variabilità del tempo: arrivano le nuvole.
Poco prima dell'arrivo mi ritrovo a sorvolare una zona in cui le nuvole aumentano pericolosamente: speriamo bene!
Lo scalo del Brunei, però, fortunatamente si trova proprio al di là di queste nuvole; atterro senza problemi in questo ricchissimo sultanato anche se l'aeroporto mi pare scarsino.
Ok, speriamo di riprendere seriamente il giro del mondo anche se la temperatura qui a BG non sembra aiutare: 29 gradi e non sono neppure le 12, ricordando che essendoci l'ora legale il sole sta solo alle 11!!!!!!!!!!!!!!

09 luglio 2009

Vigilius World Tour: tappa 35, Palu!

Riparto da Ambon dopo aver assaggiato il loro piatto tipico, il Nasi Goreng (finalmente ho capito che è); detto tra di noi avrei preferito un bel panino alla mortadella... quanto mi manca l'Italia! Ok, altro tratto di mare, ma quando vedo immediatamente l'isola di Buru davanti a me sono già un po' più tranquillo.
Dopo una trentina di minuti sono sull'isola e mi si presenta uno scenario veramente mozzafiato; confrontato con la cartina trovata sul web risulta pure credibile: diavolo di un FSX!
Altro 'salto' marino piuttosto lungo; questa volta prima di vedere terra ho dovuto aspettare un'oretta buona.
Quella di fronte a me è l'isola di Sulawesi; l'Indonesia è veramente grandissima, oltre 3000 isole, e ne sto girando una gran parte. Arrivato sulla terra mi aspetta la brutta sorpresa delle nuvole basse.
Anche i rilievi montuosi sono belli alti e su di essi spesso ci sono delle formazioni nuvolose di notevole spessore; passata una di queste mi ritrovo di nuovo in un cielo limpido e sereno.
La zona centrale dell'isola è ricchissima di laghi di cui non riesco a trovare informazioni né sulla wikipedia, né su Google Earth perché sono in parte coperti dalle nuvole; ridatemi il vecchio atlante!!!!!!!!!!!!!
Finalmente incontro dei centri abitati; dovrei essere nei pressi di Soroako.
Laghi, montagne, verde... mi sembra di stare in Italia presso uno dei nostri favolosi laghi del nord.
Come vedete il sole sta scendendo; questa è stata veramente una tappa mostruosa, mi ci sono voluti ben 2 pieni di carburante! Alla fine arrivo a Palu e l'ingresso è sicuramente scenografico.
Trovare lo scalo non è stato facile, non per il buio, ma per il fatto che l'hanno messo nel posto più impensabile: in mezzo alla città!
Follie asiatiche, ma le ho viste anche in Africa. Ok, anche questa è fatta, adesso devo proseguire verso nord per cercare un punto stretto per attraversare l'Oceano Pacifico.

 

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