31 marzo 2009

Vigilius World Tour: tappa 17, Kilimanjaro!

Eravamo rimasti a Zanzibar e da lì decollo al mattino con la città di fronte a me.

Vista da qui sembra modernissima eppure c'è anche la parte vecchia, la famosissima Stone Town, città di pietra, dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Di quella non c'è traccia in FSX, ma francamente sarebbe stato pretendere troppo; sulla città 'moderna' effettuo la virata che mi riporterà sul continente già visibile sullo sfondo. Il tempo, nel breve tratto di mare, è pessimo: lampi e tuoni dappertutto e presto, avvolto tra le nuvole, vengo sballottato da tutte le parti. Ritorno così in Tanzania che per essere uno stato africano, almeno per quanto riguarda la rappresentazione che FSX ne dà, si dimostra essere insolitamente verde.
Nei pressi di un lago, di cui non ho scoperto il nome, FSX mette in mostra un'altra delle sue nefandezze; voi direte che è colpa di FSGlobalX 2008, potrà anche essere, ma se lo disattivo il lago torna giusto, ma intorno a me c'è solo piattume generale. Insomma, in qualsiasi modo la si pensi qui FSX toppa alla grande, come un po' troppo spesso nelle zone centrali dell'Africa. Ma non vi ho ancora detto dove voglio andare oggi: sul Kilimanjaro (ai miei tempi semplicemente Kilimangiaro). Già, ma arrivato nei pressi della zona vengo di nuovo circondato dalle nuvole; in effetti ogni montagna di un certo spessore deve avere le sue nuvole per questioni climatiche (anche vedere il Cervino sgombro da nuvole è un'impresa non da poco). Essendo il Kilimanjiaro una 'montagnola' di appena 5895 m. di altezza, la più alta in Africa, avevo previsto la cosa e quindi ho tracciato una rotta che gli gira intorno sperando di vederlo da qualche parte: sarò fortunato? Mi alzo sino a 9000 piedi ed già alla prima virata riesco a vederlo. Bello vero? Ok, non c'è traccia, per ora, del ghiacciaio perenne sulla sua cima (a proposito lo sapevate che è un vulcano, per altro ancora attivo? Io sì!), ma a me pare sufficientemente somigliante all'originale. Ho così svelato quasi tutta la tappa, ma visto che sono buono vi metto anche la cartina; alla prossima.

27 marzo 2009

Vigilius World Tour: tappa 16, Zanzibar!

Lascio il Madagascar senza alcun rimpianto, ma anche con la certezza che qui FSX ha di sicuro 'toppato' e alla grande. Probabilmente deludeno un po' le attese di Wilm non sono andato a nord e ad est, ma sono tornato verso la costa africana per ragioni di autonomia del Mooney; come vedete dalla rotta prevista, per evitare la noia, che comunque ci sarà, ho deciso di passare su ogni pezzetto di terra che incontravo in modo da avere qualcosa da guardare e qualcosa su cui atterrare casomai finissi il carburante.
Le prime isole che incontro sono le Mayotte, pure francesi, facenti parte dell'arcipelago delle Comore. Se il Madagascar era reso male bisognerebbe mandare al patibolo, dopo torture varie, chi ha disegnato tali isole: guardate un po' che schifo! Ok, il mare è stupendo, ma vi sembrano coste credibili quelle lì? Ma dai, di cosa si erano fatti gli sviluppatori quel giorno? Da notare che quando si installa FSX c'è pure la pubblicità che hanno usato dati georeferenziati... ma dove? Di sicuro in USA e in Europa (non dappertutto, la Grecia di default è quasi come l'isola che vedete sopra), ma per il resto del mondo abbiamo zone che lasciano molto, ma molto a desiderare. Ne viene fuori l'impietosa verità: FS è fatto per il mercato USA, europeo e da poche altre parti; ed anche qui ci sono delle belle differenze, gli amici piloti virtuali inglesi e tedeschi stanno messi molto meglio di noi, mentre spagnoli e greci peggio. Ma le cose potrebbero cambiare e breve e fare dell'Italia un fulgido esempio di... ma ne riparlerò quando saprò qualcosa di certo (se proprio non resistete andate a leggervi il blog di Frank). Continuo ed arrivo all'isola principale delle Comore e va un pochettino meglio. Su quest'isola sorvolo Moroni, la capitale (anche cognome tipico bergamasco), che in FSX è composta da un quadrato di una dozzina di case circa e da uno scalo con ben 3 aerei parcheggiati: 3 aerei per 12 case? Va beh, lasciamo perdere. Passa un'oretta di mare aperto ed alla fine avvisto nuovamente le coste del continente africano.
Come potete constatare anche voi sono a corto di carburante, ma era previsto - questa è la tappa più lunga sinora affrontata - e mi appresto ad atterrare a Mtwara, in Tanzania - toh, chi si rivede - per fare rifornimento. Ed ecco che FSX si esibisce nuovamente con le sue 'schifezze'! Ok, qui sono le mesh di FSXGlobal2008, ma loro sono coerenti con l'ambiente circostante, è lo scalo che è messo sotto; sorvoliamo, per modo di dire in quanto invece sono sceso - dopo aver disabilitato le mesh giusto il tempo necessario - ed ho fatto rifornimento. Ora si risale a nord, devo ritornare in alto per poter passare dalla penisola arabica per passare in Asia; l'autonomia del Mooney è quella che è. Intanto il tempo si rannuvola e viaggio in mezzo a lampi ed a turbolenze d'aria che mi scuotono manco fossi una trottola. A Dar es Salaam, la più grande città della Tanzania, ero tentato di fermarmi in quanto le turbolenze erano veramente preoccupanti, ma ho deciso di proseguire: alla fine della tappa manca poco, mal che vada torno indietro e anticipo la fermata qua. Intanto si avvicina il tramonto e l'Africa e FSX non delude, finalmente. Le turbolenze rimangono, ma per fortuna non aumentano e giungo così in breve tempo sull'isola di Zanzibar che è anche un sultanato.
Mi avvicino all'aeroporto e la vista è a dir poco stupenda; queste sono le situazioni in cui FSX si fa perdonare tutto, quasi tutto. Sono voluto arrivare su quest'isola perché è proprio qui, precisamente a Stone Town, città dichiarata patrimonio dell'umanità, che è nato uno dei personaggi più famosi del secolo scorso: Farrokh Bulsara. Precisamente è nato qui sotto.
Non sapete chi sia Farrokh Bulsara? VERGOGNATEVI!!!!!!!!!!!!! Intanto sono atterrato a Zanzibar ed ho anche compagnia al parcheggio. Ah, forse ho scoperto a cosa sia dovuta la vostra ignoranza su chi sia Farrokh Bulsara, forse lo conoscete con un altro nome: Freddie Mercury! E se ancora non sapete chi sia ritenetevi bannati a vita dal blog.
Ciao Freddie, riposa in pace!

26 marzo 2009

Vigilius World Tour: tappa 15, Madagascar!

No, non sono impazzito, non sono partito così, ma ho voluto farvi vedere che cosa ho visto nell'ultima tappa per più di metà delle oltre 4 ore che ho passato in volo: acqua, acqua, acqua... D'altra parte se volevo vedere il Madagascar non potevo fare differentemente; ho cercato il tratto di mare più breve per attreversare, ma rimangono sempre più di due ore di mare e basta.Ma torniamo a Beira, in Mozambico, da dove sono partito; al decollo la città mi si ripresenta con tutte le sue abitazioni in stile 'occidentale', cosa che qui proprio non mi aspettavo.

Più vado verso il nord dello stato e più il paesaggio ritorna verso quel verde che mi ricordavo quando l'avevo visitato precedentemente; qui sotto mi pare di scorgere, vicino al mare, delle zone paludose o acquitrinose. Arrivo quindi a sorvolare la foce del fiume Zambesi, quello delle cascate Vittoria, e dalla grandezza di tale foce si intuisce che razza di fiume esso sia. Giunto a Quelimane a scanso di equivoci decido di riempire nuovamente il serbatoio del mio Mooney: non voglio guai durante la traversata del braccio di mare. Faccio rifornimento nello scalo che si vede sullo sfondo. Quindi mi aspettano due ore, dico due, di mare e basta! La noia più assoluta; nella realtà ho messo il pilota automatico ed ho fatto a tempo a prepararmi da mangiare (ero tornato circa alle 13.20 da scuola), mangiare, quasi digerire e consultare un atlante per vedere che fare dopo il Madagascar; ho scoperto che la mia idea di passare dalle Seyshells e Maldive è impraticabile a causa dell'autonomia insufficiente del Mooney. Finalmente avvisto la costa del Madagascar; era ora!La prima cosa che posso ammirare del Madagascar è il mare ed è uno spettacolo mozzafiato anche in FSX. Peccato sia anche l'ultima cosa bella che ammiro; già, il Madagascar, almeno in FSX, è una bella delusione: non c'è niente di interessante. Me lo immaginavo verdissimo e con aspre montagne, ma quello che ho davanti a me è ben diverso; magari ho scelto il versante sbagliato dell'isola. Procedendo verso nord le cose migliorano un po': il verde lo trovo, ma molto meno di quanto mi aspettassi. Arrivo quindi a Mahajanga dove devo atterrare; città carina situata in un bel posto. Atterraggio senza storia, mi preparo quindi subito a riposarmi, oltre 4 ore di viaggio sono devastanti, ed a pensare come fare per proseguire: prima o poi riuscirò ad andare verso est?

25 marzo 2009

Vigilius World Tour: tappa 14, Mozambico!

Oggi tappa un po' senza senso, più che altro un lungo trasferimento verso est; il decollo da Johannesburg, sempre dalla pista erbosa - l'ATC non ne vuole sapere di farmi usare la pista 'vera' riservata ai caccia sudafricani - e di nuovo mi ritrovo a sorvolare la città con il suo 'mare' di case.
La tappa odierna mi riporterà al mare, Oceano Indiano, verso est e verso Nord risalendo l'Africa sulle coste del Mozambico. All'inizio il paesaggio è il solito, quello simil-europeo, ma ben presto mi ritrovo in zone sempre più brulle anche se ogni tanto c'è presenza di acqua.

Sorvolo anche il piccolissimo stato dello Swaziland, che non avevo mai sentito nominare prima, che fa poco più della metà degli abitanti della mia città; incredibile! Dallo staterello, che non confina con il mare, riesco comunque già a vedere l'Oceano Indiano e il Mozambico. Quest'ultimo stato l'avevo già sorvolato, ma molto più a nord, quando andavo verso le cascate Vittoria; allora ero su un altopiano molto verde, ora mi ritrovo in una zona semidesertica. Arrivo alla capitale Maputo e viro per seguire la costa sud-orientale dell'Africa. La città è piccolina, specie se rapportata a Johannesburg, ma tutta concentrata e lo scalo si trova proprio nel mezzo, fatto non inconsueto in Africa. Decido di tagliare per l'interno per raggiungere il prossimo waypoint in linea retta altrimenti il carburante del mio Mooney non è sufficiente ad arrivare dove ho previsto; costeggiare il mare sarebbe forse più 'scenografico', ma anche più dispendioso in termini di fuel. L'interno delMozambico è assolutamente privo di interesse: zone pressoché desertiche con grossi laghi che non riescono però a mutare il clima quasi sahariano della zona. Per quasi un'ora e mezza non incontro niente di niente, tranne qualche strada, ma di paesi neanche l'ombra; anche Villankulos altro non è che uno scalo e nient'altro, almeno in FSX. Comunque alla fine raggiungo nuovamente l'Oceano Indiano e posso permettermi di seguire la costa che, sebbene disegnata con l'accetta, risulta essere più gradevole alla vista: il mare sembra essere uno spettacolo. Tra l'altro non vedevo il mare da Il Cairo, praticamente la parte opposta dell'Africa: caspita! Arrivo alla fine a Beira, meta della mia tappa, e mi ritrovo di fronte ad una città che pare essere ben più grande ed 'occidentale' rispetto alla capitale Maputo; più grande non è, ma è comunque una sorpresa (tra l'altro è una città gemellata con Padova, incredibile vero?) Una volta atterrato mi devo recare al parcheggio e l'ATC mi fa percorrere l'altra pista: di fronte a me la città ed è, per certi versi, sorprendente: vi aspettavate una skyline simile in Mozambico? io no.

24 marzo 2009

Vigilius World Tour: tappa 13, Sudafrica!

Purtroppo gli impegni di lavoro mi costringono in questo periodo a diradare un po' i miei voli, ma forse è meglio così altrimenti mi stanco e rischio di stancare. Come avevo preannunciato una bella puntatina a sud prima di proseguire verso est.Lasciate, a malincuore, le cascate Vittoria mi dirigo verso sud e finalmente il paesaggio torna ad essere interessante, quasi europeo. Attraverso pure, nello Zimbabwe, il grande parco nazionale dello Hwange fondato addirittura nel 1928. Ma la vera grande novità di questa tappa è che sono tornate le nuvole, ma non sporadiche come per quasi tutta l'Africa, ma formazioni nuvolose vere e proprie, come quelle che si trovano dalle nostre parti. Renderanno un po' meno interessanti i voli, ma almeno mi danno un attimo di tregua, i miei occhi non ne potevano più di sole accecante. Entro in Botswana, che a giudicare dalla cartina è un paese con 4 strade in croce e praticamente vuoto, e raggiungo il grosso abitato di Francistown (poco meno di Bergamo), una delle due città di questo paese tanto grande quanto poco abitato. Dopo poco tempo entro in Sudafrica e il paesaggio diventa veramente europeo; sarà che sono quasi nello stesso posto, ma nell'emisfero opposto.

Però tra tanto verde rimangono ancora degli spazi desertici; in fondo intravedo già la città di Pretoria, una delle sedi dei prossimi Mondiali di calcio del 2010. Praticamente attaccata a Pretoria, non sono riuscito a capire dove finisse, c'è Johannesburg, la città più popolosa del Sudafrica. Una volta tanto trovare l'aeroporto dove atterrare non è un problema: è dritto di fronte a me, ma mi aspetterà un'amara sorpresa. Che sorpresa? Semplice: nonostante ripetuti tentativi l'ATC mi ha sempre risposto che lo scalo era chiuso in quanto operava solo in IFR! Non c'è stato nulla da fare, niente permesso; devo cercare uno scalo alternativo. Ma ce ne sono a dozzine sul GPS e mentre sorvolo la città mi sento a disagio, basta un errorino ed entro in casa di qualcuno. Mi guardo in giro ed alla fine scopro un grosso scalo alla mia destra: provo a chiedere di atterrare lì e mi viene dato l'OK.Viratona sulla città per allinearmi e mi sembra di invadere la privacy di qualcuno tanto riesco a vedere le case dal finestrino. Alla fine anche atterrare è una questione di fare il 'pelo' ai tetti delle case; mi viene indicata come pista per atterrare una striscia d'erba e mi chiedo il perché di tale stranezza. Il perché forse sta nel fatto che lo scalo è una base militare e non mi hanno ritenuto degno di sporcare le piste dei jet con le mie ruote 'civili'. Prossima tappa già pianificata: devo solo trovare il tempo di volarla!

 

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