28 settembre 2009

SIRX2009: quasi ci siamo!

Il mega progetto per avere l'Italiana photoreal con tutti gli scali, l'autogen ecc. è quasi al via; il sogno di tutti quelli che volano VFR si sta per avverare :-) Tenete d'occhio il sito di Frank, il 're' delle montagne, perché a breve arriveranno le notizie. Naturalmente arriveranno anche qui e magari anche qualche immagine, ma ancora alcune pedine devono andare al posto giusto. Comunque qualcosa si è mosso e finalmente FSX avrà la sua vera Italia"! Almeno io voglio essere ottimista.

25 settembre 2009

Vigilius World Tour: resoconto ottava tratta

Ed eccomi alla solita resa dei conti; pensavo ad una tratta noiosa di solo trasferimento ed invece è stata forse la più bella che ho percorso sinora. Eccola nel dettaglio:
  • Yuzhno-Sakhalinsk (UHSS) - Yelizovo (UHPP) [link 1]
  • Yelizovo (UHPP) - Eareckson (Pasy) [link 1]
  • Eareckson (PASY) - Atka (PAAK) [link 1]
  • Atka (PAAK) - Cold Bay (PACD) [link 1]
  • Cold Bay (PACD) - Goose Bay (Z40) [link 1]

Ed ecco l'immagine che rende tutto più chiaro.

Ora dove si va? Alla fine ho deciso che scenderò verso sud: rivedrò così zone a me care come la regione British Columbia in Canada, ma suppongo che nessuno sarà troppo rattristato per questo. Poi? Poi si vedrà.

23 settembre 2009

Vigilius World Tour: tappa 48, Goose Bay!

Ecco la mia tappa e, purtroppo, l'incanto si è rotto; sia chiaro, posti comunque fantastici, ma più normali, senza quel fascino fiabesco e misterioso che ho trovato nelle isole Aleutine.

Lascio Cold Bay con un meteo variabile non preoccupante. Appena lasciato l'aeroporto inzio una piccola tratta sul mare anche se la costa è sempre in vista. Arrivo alla svelta a Sand Point: nome curioso, ci sarà veramente la sabbia qui? Comunque è un posto grosso se fa ben 800 e passa abitanti. Inizia quindi un lunghissimo tratto in cui non devo far altro che tenere a sinistra la costa e, ogni tanto, finire sulla terra ferma; una spessa coltre di nubi rende il viaggio interessante. Ogni tanto alte cime, alcune sicuramente dei vulcani, bucano le nuvole e il paesaggio sembra più un dipinto che un'opera della natura.Le nuvole scompaiono e riappaiono, torna l'azzurro ed allora mi piace passare vicino alle montagne per ammirarle da vicino. Poi le nuvole tornano e, sbirciando negli spazi liberi, scopro che tutto sta lentamente cambiando e assumendo un aspetto meno selvaggio. Prendo così atto che mi sto avvicinando nuovamente a zone più accessibili all'uomo, comunque ricche di bellezza, ma senza quel fascino misterioso che oramai so essere alle mie spalle. La natura è sempre bella, ma le rocce e la neve hanno oramai lasciato lo spazio ad una timida vegetazione che colora le zone da me sorvolate. Dopo quasi mezzora raggiungo le montagne che sopra si vedono all'orizzonte; per fortuna quest'ultime mantengono la loro maestosa fierezza. Raggiungo l'abitato di Homer ed intorno a me il paesaggio mi ricorda molto i fiordi norvegesi da me incontrati nel mio oramai lontanissimo tour che mi portò a Capo Nord (erano i miei ultimi voli con FS2004 e il tour si trova qui sul mio blog). Improvvisamente il sole si avvicina al tramonto, ma capisco di essere ormai vicino alla civiltà anche solo per la grande nave da crociera che supero sotto di me.
Intanto inizia a piovere: nulla di grave, una pioggerellina fine che mi riporta in mezzo al mondo civilizzato: di fronte a me c'è Anchorage e riesco a scorgere le luci di ben 5 aeroporti diversi!!!! (ma quanti ne hanno?) Sono sincero: non ho voglia di rituffarmi nel caos di una grossa città, ho ancora in mente il silenzio e le grandi distese delle Aleutine... mi cercherò uno scalo piccolino, lontano da tutti e da tutto. Ma devo far presto, il sole sta calando. Quando apro la finestra dell'ATC per cercare uno scalo rimango stupefatto: ci sono ben due pagine piene di scali nei paraggi, quale scegliere? Alla fine ne trovo uno dal nome simpatico che mi ricorda un'omonima base canadese frequentata dai Tornado italiani: Goose Bay. Vada per Goose Bay, ma quella in Alaska. Lo scalo è piccolissimo e con la pista in ghiaia, ma nessun problema per il mio Mooney: è lo scalo perfetto per me. Mi fermerò un po' qua a pensare: continuare in zone fredde e desolate o cercare il sole al sud?

17 settembre 2009

Vigilius World Tour: tappa 47,Cold Bay!

Partenza all'alba da Atka; salutati i suoi 75 abitanti mi appresto a raggiungere Cold Bay (grazie Wilm!) passando per le solite isole sperdute nella solita tappa quasi 'lineare'.
Sarà il meteo, sarà che amo il freddo e il nord, sarà... quel che sarà, ma questa è stata una delle tappe più 'evocative' che ho fatto sinora. Non mi aspettavo nulla, ma la natura qui dà spettacolo! Guardate che cielo! Oramai conosco FSX e tutti i suoi difetti, ma soprattutto comincio a capire molto bene lo scarto che c'è tra quello che mi offre il SIM e la realtà; se già nel SIM mi piace un luogo, nella realtà probabilmente mi farà impazzire. Lo so, lo so, lavoro più che altro di immaginazione, ma più di una volta mi sono trovato nella situazione di vedere un luogo in FSX che mi piaceva, cercarlo poi sul web e scoprire che era addirittura più bello di quanto potessi immaginare.
Decido di stare appena al di sopra delle nuvole e mi accorgo di una cosa: notato niente? Sul mio velivolo sembra esserci la storia del mio viaggio: le bandierine indicano dove sono stato, il timone dove devo andare. Lo stesso sull'altro lato della fusoliera, ma in modo inverso.
Sul timone c'è dove sono stato e sulla fusoliera metterò le bandiere delle 'nuove' nazioni che attraverserò; non per nulla adesso c'è solo quella americana. Grande Merida72 quando mi fece questa livrea, non lo ringrazierò mai abbastanza. Sotto di me c'è il mare, ma è un mare di nuvole dal quale spuntano i picchi delle isole Aleutine.
Stavolta il vento è moderato, posso inserire il pilota automatico in tutta tranquillità e godermi lo spettacolo: come vedete ho fatto molte 'foto'!
Probabilmente a voi sembreranno tutte uguali, ma a me che ci sono passato pare di riguardare un mondo incantato in cui l'unico rumore pare essere quello del mio Mooney; peccato non poter scendere a terra e godersi il silenzio di questi spazi immensi e selvaggi. Raggiungo Nikolski - ben 39 abitanti - dove per un attimo le nuvole si aprono e posso così dare uno sguardo sotto.
Raggiungo quindi Unalaska dove riesco per un attimo a scorgere lo scalo degli idrovolanti; come vorrei avere un Beaver!
Questa è un'isola di 2000 abitanti e persino turistica, infatti mi pare proprio bella. Arrivo quindi all'isola di Unimak, dove c'è un bel faro che però non vedo (probabilmente in FSX proprio non c'è).
Il mio viaggio nel paese incantanto dei picchi, sono quasi tutti vulcani, che escono dalla nebbia e dalle nuvole continua senza perdere di interesse, anzi...
Queste sono le textures di GEX USA e CANADA che qui fanno un figurone: guardate un po' che tundra rocciosa, fantastica!
Arrivo così sulle isole Aleutine orientali e devo scendere di quota passando fra gli strati delle nuvole. Non mi aspettavo tutto questo verde, molto bello; il contrasto verde e roccia viva lo trovo molto ... alpino?Ormai sono nei pressi di Cold Bay, ma dello scalo nessuna traccia, purtroppo la visibilità non è ottimale e l'ATC non c'è proprio. Nonostante tutto sono tranquillissimo: ormai ho un bel po' di ore di volo sul Mooney e tutto è così magnifico qui intorno che non temo nulla. Finalmente lo scalo, lo vedo proprio all'ultimo momento, ma è sufficiente per fare un atterraggio decente. La nebbia mi ha impedito di vedere il posto, ma la curiosità è tanta quindi sono andato a cercare sul web com'è questo posto: bello? Giudicate voi!
Quasi quasi mi trasferisco: ci sarà una scuola qui in questo paese di 75 abitanti dove poter insegnare?

14 settembre 2009

Vigilius World Tour: tappa 46, Atka!

Questa sopra è l'immagine reale di Shemya, l'isoletta sperduta sulla quale sono atterrato; veramente una roccia con su una pista d'atterraggio, una stazione meteorologica e null'altro. Anche decollando con FSX l'impressione di desolazione è la stessa.
Altra tappa di trasferimento verso il continente americano: il mare di Bering è immenso, lo pensavo molto, ma molto più piccolo.
Per un'oretta di volo oltre al mare sterminato posso distrarmi solo guardando, alla mia destra, le isole Aleutine che sembrano non finire mai.
Poi, improvvisamente, il tempo si guasta ed entro in mezzo a nuvoloni ben poco promettenti. Ogni tanto si aprono e scopro di stare sorvolando qualche isola non meglio identificata.
Sembra di essere in un altro mondo: tutto è lunare e assolutamente desolato, ma... mi affascina tutta questa immensità disabitata. Raggiungo finalmente un'isola abitata: Adak, ben 269 abitanti!!!!!!!! Ma come si vivrà in un posto simile? Se dimentichi il burro, dove vai a comprarlo? BOH! Ma il viaggio prosegue in un'atmosfera da inferno dantesco: sarò folle, ma a me piace pure!
FSX avrà tutti i suoi difetto - le linee di costa, la foschia che 'sega' le montagne, ecc. - ma vi assicuro che l'atmosfera è proprio quella che mi aspettavo. Guardare fuori dal finestrino è come immergersi in un mondo ancestrale ormai quasi del tutto scomparso.
Arrivo alla fine ad Atka e scopro esserci delle case: c'è vita laggiù! Vita? 32 case, 20 famiglie per un totale di 75 abitanti!!!!!!!!!!! Meno delle mie 4 classi, ma non lamentiamoci.
Tappa strana: sembrava priva di significato, ma mi ha affascinato per i suoi paesaggi assolutamente irreali.

11 settembre 2009

Vigilius World Tour: tappa 45, Eareckson!

Altra tappa che definire 'rigida' è poco: una retta e vai!

Ero convinto che tutte quelle isolette situate nel mare di Bering le avrei potute fare in una tappa sola e invece: sorpresa! Avevo pianificato una tappa che arrivava poco oltre la metà ed erano già più di 1000 miglia, ma siamo matti? Così mi tocca farmi un bel po' di isole Aleutine che così a prima vista non sembrano essere il luogo più ospitale del mondo, ma procediamo con ordine: decollo dalla penisola di Kamchatka e passo in fianco ad uno dei tanti vulvani. La Kamchatka mi è proprio piaciuta con i suoi contrasti: foreste, tundra, vulcani, neve e mare; suppongo mi mancherà. Persino la costa selvaggia e brulla ha un suo fascino; sarà anche perché ora mi aspetta, per ben tre ore, il mare di Bering. Questa volta non sono 'al pelo' con il carburante, anche se arriverò in riserva, ma c'è qualcosa che non va. Visto che era tutto mare avevo previsto un arrivo al tramonto, ma quest'ultimo arriva con una bella mezzora d'anticipo su quanto indicato da FSX nella pianificazione: perchè? Avevo pensato alle nuvole... Eppure non è difficile: 3 ore di viaggio, metto il tramonto su FSX e poi sposto la partenza 3 ore indietro, ho sempre fatto così, ma stavolta c'è la sorpresa. Appena il sole cala è buio pesto. Tra l'altro ho lottato tutto il viaggio contro un fastidiosissimo vento laterale che, nonostante l'autopilota, mi spostava ad ovest: ogni 5 minuti circa potevo anche deviare di quasi 30° rispetto alla rotta. Ogni tanto pigliavo anche dei bei colpi perché certe raffiche improvvise scuotevano violentemente il mio Mooney; per fortuna è ancora robusto, ma vi assicuro che c'è da aver paura nonostante il meteo dicesse cieli sgombri. Il mio arrivo a Casco Cove sull'isola di Attu in Alaska non passerà di certo alla storia perché avviene nell'oscurità più totale. Pure trovare lo scalo di arrivo al buio, con vento e nuvole non è facilissimo; alla fine avvisto una fievole luce. Non sono altro che poche luci nel buio di cielo, mare e terra, ma tanto basta per sentire quel luogo come casa! L'ATC non mi risponde: ma ci sarà qualcuno su quell'isola? Lo scalo, Eareckson Air Station, si trova su un'isoletta chiamata Shemya: ci saranno sì e no 4 gatti. Alla mia sinistra vedo delle baracche illuminate: sarà la stazione meteo del luogo, comunque sia c'è gente e spero un luogo caldo, ci sono 4-5 gradi. Amo il freddo e la solitudine, ma qui con la seconda si esagera un pochino. ;-)

 

blogger templates 3 columns