24 dicembre 2012

Buon Natale!

Auguro un sereno e Buon Natale a voi ed a tutte le vostre famiglie.

Io sono sempre vivo, ma di volare per ora non se ne parla: troppo poco tempo e non credo che con l'anno nuovo le cose miglioreranno, ma non si sa mai. Di certo c'è che ho dimenticato quasi tutto.

AUGURI!!!!!
 
 

05 settembre 2012

Momento di panico totale

Sapete cosa si prova quando si entra in TinyPic, il sito dove ho 'depositato' le mie immagini, e scoprire che si è azzerato tutto?  


Non è tanto un problema di backup: le ho tutte su 3 HD diversi; sono un tipo che si fida io. So perfettamente che in caso di un guaio serio qualcosa lo perderò per sempre, ma cerco di minimizzare i danni.

Voi direte: tanto se le hai sul PC che ti frega se si sono perse su TinyPic?
Nulla in effetti, sono solo 3380 link a fotografie sparite nel nulla        

Praticamente vuol dire chiudere i miei due blog, uno di volo simulato, questo, e uno di musica, e azzerare tutti i miei interventi sui forum dove ho linkato appunto le immagini delle mie chitarre, ampli, etc.

Riuscite a pensare a i miei tour senza le immagini? E già molte si sono perse, ma tutte!!!!!!!!!!!!!!!

Se non è panico questo? (lo so che ci sono cose più importanti nella vita, ma anche i miei blog e i forum sono parte ormai della mia vita).

Ho scritto al supporto che non mi ha risposto; il bello è che l'account c'era ed era tutto perfetto: erano sparite solo le mie 3380 immagini!!!!!!!!!!!!

Ora sono tornate, ma non chiedetemi il perché.

Questo è quello che non mi piace del web, cioè che le cose possano sparire da un momento all'altro senza preavviso e senza possibilità di protestare.

E se chiudesse Gmail?

07 agosto 2012

Nuova app e sempre in bici

Ecco il mio giro di oggi mentre testo un'altra applicazione Android, pure social anche se mi sono iscritto con nickname, che mi segue con il GPS.



Sembro un ubriaco in certi posti, ma cercavo la strada con GoogleMaps dal mio smartphone; cercavo una strada alternativa per non farmi figure con tutti gli altri ciclisti super-allenati ed alla fine ho fatto di sicuro più fatica perché l'avvicinamento alla strada principale è stato un continuo saliscendi tra semi-malghe collinari dove per brevissimi tratti ho preso pendenze del 14-16% che saranno poche per voi, ma per me sono spaziali!!!!!!!!!!!!!! Non sono mai sceso a spingere, ma ogni tanto mi fermavo per bere e prendere fiato: ripartire poi era duro per le pendenze che mi facevano impennare la bici tanto spingevo.
Quando riparto, con il rapporto 'ultima spiaggia', che ho usato per tutti i chilometri della salita affrontata dopo gli sforzi 'inutili' precedenti, vado tra 6-7 km/h, minimo sindacale per non cadere a causa di mancanza di equilibrio, e non faccio fatica, ma non riesco a tenerli perché in capo a 200 m. sono già a 7-8 e poi quasi 9: non sono capace di andare piano e così poi ogni tanto, ai tornanti di solito, mi fermo a fiatare. Ok, sarà successo solo 4 volte negli ultimi 5 km., ma lo faccio anche per sicurezza e la strada tirava di brutto oltre ad essere le 12.30! Ogni sosta mangiavo anche due bocconi di una barretta energetica che penso sia quella che mi ha portato in cima; i tramezzini li mangio solo quando sono in cima come premio.

In discesa non pedalo: un po' per paura della velocità, essendo pesante fermarsi poi è un'impresa, e poi voglio godermi il paesaggio.

Non ci crederete, ma mentre salgo e scendo mi fa più male una spalla delle gambe: tiro tantissimo con le braccia al punto che devo stringere il manubrio almeno una volta al mese perché sembro salire più di braccia che di gambe: sono un tipo strano io!

31 luglio 2012

Dalle ali alle ruote: 2!

Post che c'azzecca poco con il volo, ma è estate ed io devo fare un po' di attività fisica per la mia dieta (- 15 kg. in un anno e mezzo) ed allora: piano di volo anche per il mio 'nuovo mezzo' di spostamento. Veramente la mia bici è tutto tranne che nuova ed è uno strano ibrido tra città e MTB definita country; tra l'altro l'ho pure 'truccata' con parafanghi, borse etc.
Ecco il 'piano di volo' del mio giretto di ieri: niente di speciale, giusto per muovermi.
Fornisco anche i miseri dati della mia pedalata pomeridiana; la salita l'ho affrontata alle due del pomeriggio: non faceva proprio fresco!
Ma il grafico qua sotto è impietoso nel far vedere il crollo delle prestazioni mentre sono in fase di climbing!!!!!!!!
Ok, non vincerò il Giro d'Italia, ma sono anche un 'vecchietto'!

25 giugno 2012

Questa è l'Italia che mi piace!

No, non mi riferisco alla partita di ieri; discreta Italia anche quella, ma con quello che guadagnano ci mancherebbe che non si 'facessero un mazzo tanto' (perdonate il francesismo).

No, oggi voglio celebrare un'altra Italia, quella di quelle persone che non vanno al TG e non fanno notizia, ma che mi rendono orgoglioso di essere italiano. Un lettore del mio blog musicale mi ha postato questa mail di cui riporto qualche stralcio:


"... dopo essere stato oggi a Cavezzo per ed aver consegnato i 90 quintali di aiuti raccolti al Campo della Protezione civile, mi sono relamente reso conto che:

  • anche se il camion, a vedersi, era stracolmo, ma talmente imballato che per chiudere i portelloni abbiamo dovuto lasciare a casa uno dei due carrelli per i bancali;
  • che nonostante io e gli altri del mio gruppo ci siamo fatti un "culo così" per fare quello (col senno di poi, poco) che abbiamo fatto, mi sono reso conto che in pratica non abbiamo fatto un bel niente.
Queste persono hanno veramente perso TUTTO. Le immagini viste in TV o sul web non rendono l'idea nemmeno in milionesima parte della "realtà vera" che si vive sul posto. L'atmosfera è a dir poco surreale: pochissima gente in giro, tende messe alle benemeglio nei posti più disparati, case ed edifici crollati praticamente una sì e una no, il centro del paese praticamente raso al suolo. Si vedono volare gli uccelli ma non si sentono cinguettare, il silenzio quasi assoluto rotto dal rumore delle ruspe che spostano le macerie, gente che si ferma a guardare i Vigili del Fuoco che scavano con le lacrime agli occhi probabilmente pensando "quella era casa mia". I Vigili del Fuoco, i colleghi della Pro.Civ. di Cavezzo e tutti gli altri soccorritori, Carabinieri, Croce Rossa e le decine di persone che si prestano al ruolo di volontari, si stanno facendo 10 "culi così" per gestire l'emergenza, il collega di Cavezzo con cui noi avevamo i contatti è anch'egli uno sfollato. Quando oggi questa persona ci ha fatto fare un giro della Zona Rossa, nel fermarsi a raccontarci un po' quello che era successo, ha detto due cose che veramente lasciano un pò il segno: "...sono 45 giorni che vesto questa uniforme..." (ma non perchè lui sia un zozzone ma perchè non ha più una casa e l'uniforme che ha indosso é l'unica cosa che gli è rimasta, quando il 29 maggio è avvenuta la seconda scossa e lui era già in giro per i soccorsi) e "...questa maglietta che indosso non è la mia...".
Ogni commento mi pare superfluo; tanto di cappello a questo mio lettore: bravo , mi rendi orgoglioso di essere italiano e di conoscerti anche solo via web. 

12 giugno 2012

NWAT-X Tappa 33: Kake / Sitka

No, non mi sono dimenticato di voi, ma il tempo è veramente tiranno: è passato quasi un mese dall’ultima tappa e c’è pure stato un terremoto di mezzo. Non che qui a BG vada meglio: siamo già al secondo nubifragio in 3 giorni, fiumi in piena e taverna di casa allagata, ma quel che è peggio è che al sistema fognario in fianco a casa mia è successo qualcosa e nessuno capisce cosa tranne il fatto che vivo spesso in mezzo ad un odore poco edificante.

Tappa volata il 20 maggio e trovo solo ora il tempo per scrivere Imbarazzato; lo so, c’è da vergognarsi, ma questa è la situazione.

Finalmente arrivo a Sitka che è il luogo a cui volevo arrivare sin dalla partenza ormai tanto tempo da, da… mica mi ricordo più; ah, ecco: si trattava di Capo Blanco nell’Oregon. Ma torniamo al presente con questo volo breve, ma interessante nonostante l’abbia volato così tanto tempo fa.

Visto che è l’ultimo volo dell’andata decido di scegliere il tramonto come ora per stupirvi con effetti speciali; purtroppo il meteo reale mi offre un meteo poco spettacolare, ma ‘così è se vi pare’.

Decollo da Kake e, senza saperlo, sono in contemporanea alla partenza del traghetto: osservate bene la sua posizione.

Mentre effettuo la virata di 180° che mi deve portare in rotta posso osservare anche la ‘sua’ di rotta mentre si allontana dal porto.

Queste piccole cose, in fondo è traffico AI, rendono lo scenario vivo e veritiero; lo so, mi esalto con poco. Proseguo verso Sunrise Harbour dove scatto un’immagine panoramica del luogo.

Mi avvicino a Warm Spring Bay che dovrebbe trovarsi dietro allo sperone di roccia.

Sorvolo lo scalo degli idrovolanti e mi preparo… a cosa?

Ad entrare in quelle gole oscure per fare un po’ di volo in mezzo alle montagne.

Invece di prendere tanta quota ho preferito passare ‘attraverso’ il paesaggio piuttosto che sorvolarlo e basta. Volare così mi diverte molto.

Dopo un po’ di zig-zag sono però costretto a prendere un po’ di quota per superare l’ultimo ostacolo: Indigo Lake.

Prendo quindi il fiordo davanti per poi piegare a sinistra; infine alla mia destra scorgo in lontananza Sitka.

Sono legato a questo scalo perché è forse il primo volo che ho fatto in FSX a causa di una delle prime missioni disponibili; ogni tanto la rifaccio ancora perché mi è sempre piaciuto quell’avvicinamento dove si passa sopra la nave da crociera. Inizio l’avvicinamento mentre il sole piano piano sparisce.

Questo atterraggio me lo voglio proprio godere in tutta la sua bellezza paesaggistica.

La nave da crociera c’è anche qui e mentre sto scendendo credo che lo scenario sia quello di Tongass X.

Perché credo? Perché ho scoperto che lo scenario di Sitka è compreso anche in Pacific Fjord ed essendo quest’ultimo sopra nella lista degli scenari penso sia attivo quest’ultimo; in effetti lo ricordavo un po’ diverso. Ma è ora di atterrare, penserò dopo all’ordine degli scenari.

Stavolta la nave è al mio fianco e non posso non immortalarla.

Qualunque sia lo scenario direi che la resa è ottima.

Le luci in fondo sono velivoli che stanno parcheggiando: oramai ci siamo, manca poco.

Ed eccomi parcheggiato dopo cotanto viaggio!

Ed ora? Ora riposo!

Aver ridestato dal letargo il blog dopo il famigerato World Tour ha risvegliato anche gli spammer: più scrivo e più loro mi tartassano. Certo, Wordpress blocca praticamente tutto, ma sono sempre una decina di mail al giorno che devo cancellare a mano ed è un po’ una scocciatura. Magari farò qualche giro con l’idrovolante per guardare i dintorni, poi… poi si vedrà Occhiolino.

29 maggio 2012

Terremoto in Emilia

Io non ho sentito la scossa di 9 giorni fa e non ho sentito neppure le due di stamattina. La cosa curiosa che l’ho saputo quasi in tempo reale perché alle 9.10 ero sul web in classe a cercare le commissioni d’esame di quest’anno e sull’Eco di BG leggevo della scossa delle 9.02! Ho guardati gli alunni, ma anche nessuno di loro aveva sentito nulla; la classe di fronte a me invece sì e la scuola a 100 metri da noi è stata pure evacuata: boh! La scossa delle 12.56 è stata ancora più subdola in quanto circa 2 minuti dopo è scattato l’allarme di evacuazione, ma finendo la scuola alle 13.00 gli alunni hanno pensato fosse la fine e tranquillamente sono andati a casa. Alcune cose non le capirò mai: la prima avvertenza che si raccomanda è che, in caso di terremoto, non bisogna mai usare le scale perché sono le prime a venire giù; mia moglie è stata costretta a lasciare l’ufficio facendosi 3 piani di scale di corsa con tanta gente che scendeva: a me pare una follia, ma erano ordini superiori ...boh!. Insomma: a me pare ci sia molta confusione come i bambini delle elementari allineati fuori scuola a 2 metri da un condominio (c’era pure la foto sull’Eco on line): saranno pure all’aperto, ma se veniva giù il condominio? Certo, il piano di evacuazione prevedeva quello, ma… certi piani di evacuazione anch’io li eseguo, ma mica li capisco.

Resta il fatto che queste tragedie mi hanno tolto la voglia immediata di scrivere qua: ci sono cose più serie. La tappa l’ho già volata, tra l’altro proprio il giorno precedente alla prima forte scossa poco più di una settimana fa. Sono quindi arrivato a Sitka che era lo scalo di arrivo che mi ero prefissato all’inizio del tour: abbiate pazienza, metterò la tappa online appena avrò tempo e mi sarò per un attimo ‘dimenticato’ dell’ennesima tragedia italiana.

Un ricordo per le vittime ed un abbraccio a chi sta soffrendo.

17 maggio 2012

NWAT-X Tappa 32: Wrangell / Kake

A me sembra di fare tutto sempre alla svelta, ma quando poi scrivo un nuovo post mi accorgo sempre che è passato un sacco di tempo dall’ultima volta Imbarazzato. Non lo faccio apposta, ma il tempo libero è veramente poco e lo devo distribuire nei miei due hobbies e per fortuna sono solo due.

Tappa finalmente breve e direi di puro trasferimento, ma dopo la stupenda cavalcata dell’ultima volta sarebbe stato impossibile replicare qualcosa di tanto bello.

Inizio, metà e fine sono gli unici posti abitati, per il resto ancora tanta bella natura da guardare e scoprire.

Volo tutto ‘reale’ nel senso che sia il meteo e sia l’orario erano ‘reali’.

Partenza da Wrangell, in Alaska, e circuito dell’aeroporto dove scopro parcheggiato un velivolo d’epoca alquanto interessante.

Prima di prendere la rotta definitiva decido di sorvolare il paese che mi ha ospitato.

La resa dello scenario, non più Orbx (si tratta di Tongass Fjord), mi sembra comunque eccellente anche se purtroppo non possono tenere le impostazioni al massimo altrimenti il mio PC s’impalla.

Non so se l’avete notato anche voi, ma dopo tutto il chiarore delle tappe precedenti dove ancora c’era la neve ora i colori sono molto più caldi e il meteo un po’ nuvoloso crea un’atmosfera del tutto particolare. Arrivato nei pressi di Sam Peak alla mia destra vedo la foce del fiume dal quale provenivo nella tappa precedente: anche a distanza il fiordo interamente percorso nel passato fa impressione.

Continuo verso nord e a Fredericks Point viro con in vista già lo scalo che dovrò sorvolare.

Mentre mi avvicino vedo qualcosa: a dire il vero si vede già nell’immagine precedente. Fumo? Già, c’è del fumo. Mi avvicino per guardare meglio e…

… lascio a voi l’interpretazione del posto, ma quel fumo dà un senso di ‘vivo’ e di ‘esserci’ che veramente è incredibile. Ed eccomi a Petersburg, un paesone di neanche 3.000 abitanti, ma dotato del suo bell’aeroporto.

Il fiordo sulla destra è favoloso, ma io ho pianificato di passare da un’altra parte e un po’ mi dispiace. Così il mio volo continua tranquillo tra cielo e terra.

Molto velocemente avvisto già da lontano Kake con il suo scalo.

L’avvicinamento è coinvolgente e mi distraggo più volte per osservare le ‘chicche’ aggiunte dai solerti programmatori: ecco, ad esempio, il porto turistico, noterete, dall’orizzonte non in piano, che sono già in fase avanzata di atterraggio.

Immagine che sembra senza senso, ma mi serviva per farvi vedere sullo sfondo a sinistra il traghetto in porto; a dire il vero per inquadrarlo ho pure perso un po’ l’allineamento con la pista e la relativa altezza.

Non ho ancora toccato le ruote che mi distraggo ancora per i lavori in corso sulla destra: pieno di particolari questo scenario!

Ma le sorprese non sono finite; dalle comunicazioni avevo capito che c’era gente in giro, ma mai più pensavo che stessero aspettando me e, soprattutto, che mi sbrigassi a liberare la pista. Notate il sottoscritto in una specie di duello su chi passa per primo!

Eccomi affiancare il Maule.

E poi… mica l’ho riconosciuto Imbarazzato.

Bella tappa: breve, ma intensa. Ci vorrebbe una bella Coca Cola adesso.

Detto, fatto Occhiolino.

 

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