14 giugno 2007

TOUR Bolzano - Capo Nord [I]

Partenza da Bodo per Narvik; ho cambiato strategia, invece di lunghi balzi divisi in varie sezioni, questa volta un unico balzo, ma su una tratta più breve (40 minuti circa). Il vero problema ora non è più tanto seguire le pochissime vie di comunicazione, il GPS fa miracoli, ma trovare il cielo se non sgombro da nuvole, almeno senza pioggia. Ho dovuto così aspettare il 18 luglio 2006 (ricordo che uso il meteo reale dell'anno scorso) al mattino per avere una schiarita che mi permettesse di fare questa breve porzione di viaggio. Bodo è un grosso scalo, infatti non sono solo ed anche al decollo vedo che c'è traffico sulla taxiway.
Lascio Bodo alle mie spalle e con una virata di 180° ritorno nel fiordo da cui ero arrivato.
Così dopo appena 5 minuti di volo mi ritrovo nell'esatto punto dell'altra tratta.

Questa volta però invece di virare a destra, tornando così da dove ero arrivato, devo virare a sinistra, verso Nord, verso Narvik.

Mi si presenta così più o meno lo stesso paesaggio delle ultime 3 tappe: laghi, laghetti e rilievi montuosi più o meno alti; bisogna cercare di seguire la rotta passando in mezzo a queste zone cercando di evitare di entrare troppo nelle nuvole, cioè volare bassi.

Quando dico bassi intendo dire proprio bassi!

La visibilità non è delle migliori, ma sufficiente a farmi intuire l'ingresso dei fiordi che devo percorrere per arrivare alla meta.

Incredibile, riesco ariconoscere un centro abitato: Innhavet!

Ma l'interessante è che devo attraversare quella specie di 'passo' tra i rilievi rocciosi: molto scenografico. Più mi avvicino al 'passaggio' e più si riconosce la tipica natura norvegese in cui è l'acqua a farla da padrona; notate la differente colorazione tra l'acqua dolce di un lago e quella salata del mare. Appena passato al di là del 'valico' ho una sorpresa.
Visto che roba? Pareti a strapiombo per un salto verso il basso veramente notevole. Ma esattamente come qui a Bergamo negli ultimi giorni dove c'è almeno un temporale al giorno (non sto scherzando affatto, l'altro ieri pure un nubifragio con tanto di sfollati in alcune valli) ecco che puntuale arriva la pioggia.
Per fortuna va e viene, ma la visibilità peggiora sempre più e quindi volare diventa più stressante e pericoloso.
Volo quindi sempre più vicino alla roccia per avere dei punti di riferimento; se la vedo sulla mia destra spero almeno di non trovarmela davanti. Di colpo il meteo migliora e si aprono le nuvole giusto in tempo per prendere uno screen favoloso.
Notevole, vero? Ma la pioggia continuamente va e viene e mi costringe alle solite peripezie.
Passato questo picco però non la incontrerò più, meno male. Arrivo così a vedere il fiordo che porta a Narvik con buon anticipo.
Ora devo solo seguire il fiordo sino ad arrivare allo scalo; il meteo è migliorato molto.
In origine avevo scelto un altro scalo che pensavo essere più piccolo, ma sorvolandolo ora, a pochi minuti da Narvik, mi accorgo che poi tanto piccolo non era.
Quasi subito in lontananza vedo lo scalo dove devo atterrare con i sui bug del mare che sale verso l'aeroporto.
In effetti questo scorcio poteva essere reso meglio da FS2004, ma non si può pretendere tutto dalla vita. L'avvicinamento non è facile perché la pista è messa in una posizione assurda e deve tirare un bel vento perché appena mi allineo subito finisco nuovamente fuori asse.
Centrare la pista si rileverà essere un'impresa non da poco. Onestamente non so se le bandierine del vento nel simulatore indicano veramente la sua direzione, dall'immagine qui sotto si direbbe di sì! Un atterraggio tutto storto e tutto di timone; stavolta ho lasciato perdere tutte le mie manie di perfezionismo ed ho cercato di poggiare le ruote sulla pista in un punto qualsiasi sperando poi che l'SF-260, a terra, andasse un po' diritto.
Ultima foto all'arrivo; ehi, ma qui fa freddino! Non c'è modo di mettere le maniche lunghe al pilota?

0 Comments:

 

blogger templates 3 columns