
Ed eccomi in partenza da Patrasso! Notato nulla? Se guardate bene sulla fusoliera vedrete che ho aggiunto una bandierina della Grecia; l'idea me l'ha data uno degli operatori dello scalo che, saputo del giro del mondo, mi ha regalato la bandierina autoadesiva in modo da ricordare che ero passato da lì. L'idea mi è piaciuta e sono sicuro che a
Merida72 non dispiacerà troppo se 'rovino' un po' la sua linda livrea che tanto,prima o poi, si sporcherà. Certo
FabioPa, mi ricordo dell'Odissea con le introduzioni del grande
Giuseppe Ungaretti, quella era la RAI, non quella schifezza di oggi. L'incredibile è che era il 1968 e avevo solo 8 anni eppure me lo ricordo come se fosse oggi; altri tempi e, forse, altri bambini. L'avevo già in mente, ma visto che ne abbiamo parlato la tappa di oggi sarà vagamente 'omerica'; tranquilli, appena lascio l'Europa la mia ignoranza abissale verrà a galla e quindi non vi romperò più con le mie elucubrazioni mentali. Ecco la rotta stimata: un misto di radioassistenze e luoghi storici.

Partire sono già partito, sto seguendo la stessa strada che feci nel 1984 in quella vacanza di cui ho già parlato: arrivato con il traghetto partito da Ancona a Patrasso, mi diressi e mi dirigo a Corinto: voglio vedere se in FSX c'è il famoso canale. Mi ricordavo quel tratto di strada, la mia prima volta in Grecia, come una continua antitesi di mare e zone interne brulle; le ho ritrovate anche in questo viaggio virtuale.

Sono sincero: alle volte subisco più il fascino di queste zone che di quelle marine. Comunque nella prossima immagine c'è un compendio della Grecia: cime montuose con spruzzatina di neve e baie marine fantastiche sullo sfondo.

Alla fine arrivo a
Corinto e il
canale, la cui costruzione fu iniziata addirittura da Nerone, c'è: bravo FSX e UTX!

Ok, visto dal vero fa più impressione ed io ho una foto (a dire il vero le ha mio fratello o mio padre, non ricordo più bene) presa da questo stesso punto di vista con ancora una macchina a pellicola (ricordo che era il 1984), una vecchia Laica russa con scritta in cirillico (chissà mai perché mio padre prese una macchina del genere, ma l'ha sempre avuta).

FSX rappresenta bene anche i due ponti; confesso che non ricordo su quale dei due fossi.

Proseguendo giungo alla famosa isola di
Egina, concorrente di Atene nell'antichità dove, tra l'altro, fu venduto come schiavo un personaggino del calibro di Platone (aveva avuto a che ridire con Dionigi I, tiranno di Siracusa).

Raggiunta Egina faccio una deviazione poco logica rispetto alla meta finale, ma voglio andare a vedere un paio di luoghi di quella famosa vacanza del 1984; no, non Atene, troppo inflazionata, ma un posto mitico dove si trova la tomba di Agamennone.

Sto parlando dei resti di
Micene. Ho un ricordo vivissimo di quella giornata: caldo soffocante ed opprimente, mio padre che lascia mia madre e noi tre fratelli ai piedi di una collina di sassi da scalare alle 13 passate. L'ora è assolutamente da folli, ma in compenso siamo soli perché i turisti sono quasi tutti a mangiare. Lo so che non ci crederete, ma il sottoscritto è passato sotto quella porta la cui foto è su tutti i libri di storia: la porta dei leoni.

Lo ricordo come se fosse oggi: il suono delle cicale, un sole assurdo senza un pelo d'omra e quelle mura ciclopiche da attraversare passando per la storica porta... Lo so, sono di parte, visti i miei studi e il mio lavoro, ma come si fa a rimanere indifferenti? Quello che mi stupisce e mi intristisce sempre di più è come i ragazzi di oggi che hanno centinaia di possibilità in più della mia generazione non sappiano apprezzare quasi nulla di questa loro fortuna. Se vanno a Parigi ricordano Disneyland e, al massimo, la torre Eiffel; se vanno in Egitto ricordano Sharm e quando mi fanno vedere le foto della gita scolastica vedo solo loro fare smorfie o le camere di albergo: dove sono stati no. Ho una classe che è stata a Praga (mi manca ancora questa città) e non ho visto una foto della città: ma come fanno? Io mi ritengo fortunato perché grazie ai miei genitori ho avuto la possibilità di vedere dei luoghi veramente carichi di storia; mia moglie, per fortuna, è un po' come me: sì al mare, ma poi si gira a vedere il luogo. Torniamo a Micene: c'è in FSX? Sono un illuso, non c'è; meglio, c'è se guardo con l'immaginazione e non con gli occhi.

Piò o meno il luogo lo ricordo così: la collina c'è, ma mi pare troppo alta, dei resti non c'è traccia a meno che, con molta fantasia, intendiamo quella macchia più chiara quasi in cima alla collina. Sotto c'è la strada dove poi abbiamo mangiato; mangiato? Ok, un eufemismo, a parte lo yogurt e la feta non è che in Grecia si mangi bene. Ricordo ancora tutto, anche cosa mangiai, ma lascio perdere perché altrimenti esagero. Dopo Micene cercammo una spiaggia per fare il bagno; seguimmo un fiume ed arrivammo ad una spiaggia totalmente deserta anche se era agosto. Allora non lo sapevo, ora, grazie a FSX, sì: eravamo in
Argolide nei pressi della vecchia città di
Argo.

Era pomeriggio sul tardi e il mare era talmente calmo da non fare onde; l'assoluta mancanza di bagnanti rendeva il tutto irreale. Alla fine nessuno fece il bagno, ci sembrava di rovinare un'atmosfera magica; rimanemmo a guardare un po' il mare con il sole al tramonto e poi tornammo ad Atene da cui il giorno dopo saremmo partiti per Creta.
Creta, la meta anche di questa mia tappa.