05 dicembre 2008

Route 66: tappa 8

A occhio e croce con questa tappa dovrei essere arrivato a metà del mio tragitto; partenza da Elk City dopo aver fatto naturalmente il pieno.
Dopo il decollo in una decina di minuti lascio lo stato dell'Oklahoma ed entro in quello del Texas: qualcuno ha notato la differenza? Io no!
La Route 66, che ora ha un'altra numerazione, continua a dipanarsi tra un paese ed un altro senza grosse variazioni.
Ogni tanto qualche raffica di vento 'assassina' mi butta fuori rotta, ma la strada è sempre nei paraggi, sempre uguale a se stessa. Ma qualcosa dev'essere cambiato perché le nuvole mi sembrano sempre più basse e la terra sempre più vicina: ohibò, che sta capitando?Ho l'altimetro che segna 3500 ft. e sto per 'spanciare'; ma se è tutto piatto? Devo essere finito su un altopiano senza accorgermi di niente, meglio alzarmi di quota!

Gran belle nuvole, ma rischio pioggia nessuno; alla fine arrivo nella città di Amarillo dove sorvolo l'aeroporto su cui atterrare. Devo dire che le casette con i tetti rossi e il terreno così brullo e giallastro mi fanno venire in mente proprio il Texas; naturalmente 'vado' di luoghi comuni perché non ho idea di come veramente sia.

Nella città scorgo anche un solitario grattacielo che, nella mia mente malata, identifico subito con il Santa Fe Building, uno degli edifici più antichi del posto; magari è proprio lui. Percepisco un che di 'caldo' in questa zona; guardando le temperature del posto registrate negli anni precedenti abbiamo dei record veramente particolari. Ad Amarillo si sono avuti - 8° a dicembre, ma anche 27° di massima! Un posto folle, non c'è che dire; sarà meglio che mi prepari all'atterraggio.

Prima di me comunque tocca ad un altro velivolo a cui devo lasciare la precedenza.
Giunto ormai a metà del tour posso anche aspettare quel paio di minuti in più. Ciao!

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