23 dicembre 2008

Route 66: tappa 13

Finalmente un attimo di tempo per la penultima tappa del tour; come vedete all'inizio si va a sud e poi si riprende la strada verso l'Oceano Pacifico. Decollo nel tardo pomeriggio di una giornata splendida, ma freddina.
Come spesso accade dopo una tappa altamente spettacolare come la precedente, l'odierna sarà alquanto noiosa; meglio rifarsi gli occhi con un ultimo sguardo al Grand Canyon ancora visibile alle nostre spalle.
Avevo parlato di bel tempo? In effetti sì, ma davanti a me si parano dei nuvoloni neri poco amichevoli; volente o nolente devo attraversarli.
Il mix neve e sabbia continua a stupirmi, ma è sicuramente caratteristico. Ma ho altro di cui preoccuparmi: da qualsiasi parte mi giri le nuvole nere sono sempre più basse e minacciose.
Poi di colpo tutto sparisce e sono oltre le nubi nere; se guardo alle mie spalle ancora le vedo.
Ma se guardo di fronte il meteo, ricordo sempre reale, è ben diverso.
Peccato, in questa tappa l'unica cosa un po' movimentata sono state quelle nuvole che erano sì tanto minacciose, ma alla fine non hanno fatto nulla, neppure una goccia di pioggia. Riprendo a seguire la mia striscia d'asfalto nella sabbia, ormai la neve è un ricordo.
Passo alcune città anonime come Seligman (456 abitanti, visibile sopra) e Kingman (ci sto passando sopra nell'immagine sotto).
Alla fine arrivo a Needles che è la prima cittadina dello stato della California che incontro; qui, per atterrare in uno scalo secondario, deve sorvolare l'intera cittadina ormai all'imbrunire.
L'atterraggio è semplice anche se non capisco perché questa pista manchi delle luci PAPI ed abbia un'illuminazione del tutto diversa da quelle che ho incontrato sinora.
Ancora una tappa ed ho finito!

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