03 dicembre 2008

Route 66: tappa 6

Ed eccoci alla tappa del diavolo: Route66, tappa 6, cioé 666! Ok, questa è proprio una scemata, ma tant'è... Decollo da Tulsa che, tra l'altro, scopro essere una città veramente molto grande: la 46sima degli USA, la seconda dello stato dell'Oklahoma.Come dicevo la città è molto grossa e la devo attraversare proprio tutta. Questa volta sono partito presto: mica poi tanto, verso le 8.30 del mattino, ma nonostante il meteo reale desse cieli sgombri ho trovato una strana luce soffusa per tutta la tratta. Ma la quasi totale mancanza di nuvole non ha voluto dire per nulla un volo tranquillo: ho dovuto lottare con il vento per tutto il tragitto. Naturalmente un'immagine statica non rende l'idea, ma vi posso assicurare che sembrava di stare in un frullatore tutto il tempo! Il sereno era dovuto a raffiche di vento fortissime e non ho fatto un minuto di volo senza che dovessi correggere la rotta e l'altitudine almeno 5-6 volte, una vera e propria lotta. Un meteo così proprio non me l'aspettavo; comunque dopo circa una quarantina di minuti avvisto da lontano, è limpidissimo, la capitale dello stato: Oklahoma City, divenuta purtroppo famosa a causa di un attentato nel 1995. Un giorno o l'altro capirò a che servono queste antenne altissime che trovo solo negli USA.

Anche questa città è molto ampia e molto 'americana' con i suoi grattacieli e il traffico intenso sulle grandi arterie che la attraversano e che FSX rende bene.

Eseguire la manovra di atterraggio su una città mi mette sempre molta apprensione perché anche se il volo è simulato, non posso non pensare a cosa potrebbe succedere a causa di un mio errore. Forse, più semplicemente, sono consapevole di quante cose possono andare storte mentre si sorvola un centro abitato; comunque sia, eccomi nella virata finale.

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