09 gennaio 2009

Route 66: la fine del viaggio

Eravamo rimasti qui, sopra la città di San Bernardino in direzione dell'Oceano Pacifico; passate un numero veramente notevole di abitazioni (qui sopra FSX qualche esitazione ce l'ha, ma di abbassare l'autogen proprio non ne voglio sapere), ecco che finalmente in lontananza scorgo il mare e la città in cui atterrerò: Ciudad de la Iglesia de Nuestra Señora de Los Angeles sobra la Porziuncola de Asís ovvero Città della Chiesa della Nostra Signora degli Angeli della Porziuncola di Assisi. Ok, detto così è un po' lunghetto come nome, se vi dico LA capite?

Eh già, quei grattacieli si trovano proprio a Los Angeles, la meta del mio viaggio anche se ricordo che la vecchia Route 66 di fatto finiva a San Bernardino. Riesco già a scorgere anche KLAX , l'immenso scalo californiano dove devo atterrare.

Intanto mi guardo intorno stupito di questo immenso conglomerato urbano dove riesco a scorgere le auto sulle strade e persino i semafori; ehi, ma quello è... ... il Los Angeles Memorial Coliseum! Caspita, mai mi sarei aspettato di riconoscere un luogo mai visto nella realtà all'interno di FSX; direi veramente somigliante.Passare sopra un 'mare' di case per atterrare la trovo sempre una cosa strana e pericolosa, ma non posso fare diversamente. Intorno a me c'è un traffico aereo spaventoso, ne vedo da tutte le parti al punto che l'ATC mi indica sia la pista, sia l'aereo di fronte a me da seguire. Meglio così, con tutte quelle piste non è facile capire quale sia la mia. Ed anche a terra c'è un traffico bestiale: non faccio a tempo ad uscire dalla pista che dietro di me sfreccia un aereo di linea per il decollo. Cerco un qualche 'buco' per parcheggiare, ma mi sento tanto un nano in mezzo a dei giganti; meglio togliersi dai piedi alla svelta. Qui finisce il tour della Route 66, tour che ha visto tratti molto interessanti, alcuni veramente spettacolari - come dimenticare il Grand Canyon - ed altri veramente noiosi. Alla fine che dire? Poco, se non che ho percorso circa 2100 miglia nautiche in una dozzina di ore, a dire il vero credevo di averci messo molto di più. Ecco comunque l'immagine riassuntiva del mio intero percorso (a grandi linee). Non c'è che dire, l'America l'ho proprio attraversata. Ed ora? Ed ora sto già meditando qualcosa di ancora più 'faraonico'; stay tuned!

4 Comments:

Fabio_Pa said...

Complimenti! E' stato un tour interessante, ben descritto e documentato da foto molto belle.
L'aeroporto di Los Angeles e' quello di default in Fsx?
Buona domenica.
Ciao. Fabio

Vigilius said...

Grazie, sì, KLAX è quello di default, non so neanche se esista un'alternativa.

Andrea said...

Nel cercare gruppi di volo che utilizzassero l'F16 Aerosoft, mi sono imbattuto nel tuo blog (peraltro mi pare di aver capito che ti occupi anche della comunità italica degli stessi Aerosoft), ad ogni modo sono stato attratto dal titolo del tuo articolo, è sempre bello vedere persone impegnate a sfruttare a pieno il fascino di un simulatore aereo. L'idea ed il progetto sono eccellenti e l'articolo fa sentire trasportati nel fascino di questa passione.

Ho letto tempo fa, navigando, di progetti simili fatti da gruppi di volo virtuali, avere dei compagni di volo in un'impresa simile aggiungerebbe sicuramente un plus. :)

Che ne pensi?

Vigilius said...

Ciao Antesterione, grazie di tutto. In effetti far parte di gruppi virtuali sarebbe un'esperienza interessante, ma sono un 'navigatore solitario'. Non ho niente contro la compagnia, ma far parte di gruppi vuol dire anche osservare regole ed impegnare il proprio tempo con una costanza che non sempre posso permettermi. A parte una volta, non ho mai volato on line ed il mio modo di affrontare questo hobby è proprio poco professionale. Quando ho tempo magari riesco a fare un volo tutto intero, altre volte devo salvare a metà e riprendere quando ho più tempo e che dire di quando devo mettere in pausa perché magari suona il telefono? Insomma, affronto la cosa in maniera molto leggera per rilassarmi, tutto qua; naturalmente a chi me lo chiede ho sempre messo a disposizione quel poco che so, ma ho sempre più da imparare che da insegnare. C'est la vie! Ciao, alla prossima!

 

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