19 aprile 2007

TOUR Bolzano - Capo Nord [C2]

Ci eravamo lasciati ieri con il sottoscritto che invece di tirare dritto e seguire il piano di volo verso Rostock eseguiva una manovra di disimpegno tipica di un caccia per andare verso Est; già, ma dove? Scommetto che tutti penseranno che volevo fare un altro passaggio su Laage per intercettare qualche EFA, ma con l'SF-260? No, la mia idea era un'altra; certo è che virare a est mi ha fatto subito incontrare una situazione meteo ben diversa da quella di prima. Rinuncio alla mia deviazione? Tenete presente che senza il piano di volo di Luca questo diversivo di rotta lo posso seguire solo sulla cartina stradale con l'autostrada che mi porta sino ad un certo punto e poi... poi devo andare a naso. In mezzo alle nuvole anche solo seguire l'autostrada non è impresa da poco.
Ma perché tanta curiosità di andare ad est? Voglio trovare Greifswald, la città dove è nato il pittore romantico Caspar D. Friedrich; i suoi dipinti li uso spesso per spiegare i concetti cardine del romanticismo storico-filosofico. Se avete dato un'occhiata al mio link, che punta a Wikipedia, riuscite a capire facilmente il perché. Non ditemi che non conoscete Friedrich? Impossibile! Un suo dipinto è diventato una vera e propria icona del Romanticismo; quale? Ma "Il viandante sul mare di nebbia".
Visto che l'avete riconosciuto? A chi non interessa sappia che farò altre 'deviazioni di rotta' artistiche in questa tratta di volo quindi può anche saltare il tutto se si stanca di tale digressione.
Tornando al volo sono fortunato perché, complice credo la vicinanza al mare, di colpo le nubi si aprono - con il meteo reale non era affatto scontato - e la città di Greifswald appare in tutto il suo splendore.
Percepisco benissimo il paesaggio del luogo che compare in molti dei suoi quadri, a partire dal mare e dalle spiagge lunghissime, ma ora voglio trovare l'isola di Rügen, protagonista di alcuni suoi dipinti. Eccola sullo sfondo!
Rügen è un isola stranissima con acqua all'esterno ed anche all'interno, facile perdere l'orientamento in questa zona che sembra un'immensa 'palude', ma sembra solo.
Sto cercando se per caso trovo delle scogliere, non a caso uno dei suoi quadri più famosi si chiama proprio "Le bianche scogliere di Rügen".
A dire il vero di scogliere non ne trovo, la sua sarà una esagerazione pittorica, una specie di licenza poetica, in compenso vedo delle spiagge lunghissime che proprio non mi sarei aspettato di trovare qua anche se, a dire il vero, il mare e le spiagge tornano spesso nei sui quadri.
A questo punto non può non venirmi in mente quel suo capolavoro che ritrae una spiaggia con il mare e il cielo, un piccolo uomo e quel senso di infinito tipico di tutti i romantici; "Monaco sulla spiaggia" sembra essere stato dipinto con in mente questa zona, almeno così pare a me.
Un capolavoro, non c'è che dire, talmente innovativo da non sembrare un quadro di inizio ottocento. Già, ma ora bisogna tornare verso Rostock per riprendere il piano di volo; trovare un punto rappresentativo in tutta questa acqua e terra non è facile, ma lo trovo sulla cartina in una stretta lingua di terra su cui passano solo strada e ferrovia: eccolo sotto di me.
Trovata la strada continuo a seguirla con non poche difficoltà, non è un'autostrada quindi è molto più piccola, mentra l'isola di Rügen non smette di stupirmi con il suo continuo alternarsi di acqua, terra e spiagge.
Ora non mi resta che trovare il ponte che collega l'isola alla terra ferma, impresa tutt'altro che facile perché il maltempo, che avevo superato poco prima di Greifswald, mi ha raggiunto; con difficoltà riesco ad individuarlo tra le nuvole.
Passato il ponte sembra scomparire anche il maltempo, infatti sorvolo Stralsund senza problemi e mi dirigo verso Rostock che dista una settantina di chilometri. Ecco Stranlsund!
Non avendo autostrade come riferimento decido di seguire la costa fidandomi del fatto che UTE le rappresenti al meglio; UTE non delude e costeggiare il Baltico non è affatto un problema. Intanto le zone da me sorvolate mi ricordano un altro dipinto capolavoro di Friedrich: "La grande riserva".
Per un po' sono persino tentato di portare l'orologio al tramonto per ricreare l'atmosfera, ma rinuncio: questo è un tour serio e voglio mantenere il realismo il più alto possibile. Vado quindi in cerca di Rostock per riprendere il piano del Gardenese Volante; nella foschia mi pare di vederla.
Capire se sia proprio quella la città da me cercata non è affatto difficile: Rostock è molto grande, si trova alla fine dell'autostrada che ho seguito sino alla mia deviazione ed è affacciata sul mare quindi sarà un mega-porto. Infatti così è!
Ora mi aspetta l'ultimo balzo: quello in mare aperto verso la Danimarca. Lo affronterò prossimamente, intanto cerco di guardare all'orizzonte se riesco a scorgere la terra danese, ma non ce la faccio. Danimarca, sto arrivando!

Un bocca al lupo a tutto il gruppo di VV che stasera in multiplayer mi supererà giungendo all'aeroporto di Odense.

3 Comments:

Luca "GV" said...

Da questo punto ti asepttano quasi 70 miglia di mare, inframezzate da un'isola. Spero tu abbia più fortuna di noi ieri sera, dato che fino alla fine abbiamo trovato un vento incerdibile con raffiche fino a 32 nodi. All'arrivo il vento traverso di 22 nodi ci ha fatto ballare alla grande ;) ... buon volo ;)

Vigilius said...

Grazie Luca, spero che le mie deviazioni al tuo piano di volo non ti dispiacciano troppo, per differenziare il mio volo dal vostro cerco di renderlo più culturale, ma non è premeditato, è successo così. Per il vento si vedrà, ho il meteo reale dell'anno scorso; ti dirò che il mare aperto mi fa un po' paura perché... chissà dove arriverò!

Trinacria Entertainment said...

Ciao Vigilius,
sono sicuro che a Luca non dispiacerà per niente se fai delle deviazioni culturali.
Stai facendo davvero degli ottimi report, e vedere un'alternanza di screen di fs e dipinti è davvero bello. Complimenti.
Marco

 

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