23 settembre 2009

Vigilius World Tour: tappa 48, Goose Bay!

Ecco la mia tappa e, purtroppo, l'incanto si è rotto; sia chiaro, posti comunque fantastici, ma più normali, senza quel fascino fiabesco e misterioso che ho trovato nelle isole Aleutine.

Lascio Cold Bay con un meteo variabile non preoccupante. Appena lasciato l'aeroporto inzio una piccola tratta sul mare anche se la costa è sempre in vista. Arrivo alla svelta a Sand Point: nome curioso, ci sarà veramente la sabbia qui? Comunque è un posto grosso se fa ben 800 e passa abitanti. Inizia quindi un lunghissimo tratto in cui non devo far altro che tenere a sinistra la costa e, ogni tanto, finire sulla terra ferma; una spessa coltre di nubi rende il viaggio interessante. Ogni tanto alte cime, alcune sicuramente dei vulcani, bucano le nuvole e il paesaggio sembra più un dipinto che un'opera della natura.Le nuvole scompaiono e riappaiono, torna l'azzurro ed allora mi piace passare vicino alle montagne per ammirarle da vicino. Poi le nuvole tornano e, sbirciando negli spazi liberi, scopro che tutto sta lentamente cambiando e assumendo un aspetto meno selvaggio. Prendo così atto che mi sto avvicinando nuovamente a zone più accessibili all'uomo, comunque ricche di bellezza, ma senza quel fascino misterioso che oramai so essere alle mie spalle. La natura è sempre bella, ma le rocce e la neve hanno oramai lasciato lo spazio ad una timida vegetazione che colora le zone da me sorvolate. Dopo quasi mezzora raggiungo le montagne che sopra si vedono all'orizzonte; per fortuna quest'ultime mantengono la loro maestosa fierezza. Raggiungo l'abitato di Homer ed intorno a me il paesaggio mi ricorda molto i fiordi norvegesi da me incontrati nel mio oramai lontanissimo tour che mi portò a Capo Nord (erano i miei ultimi voli con FS2004 e il tour si trova qui sul mio blog). Improvvisamente il sole si avvicina al tramonto, ma capisco di essere ormai vicino alla civiltà anche solo per la grande nave da crociera che supero sotto di me.
Intanto inizia a piovere: nulla di grave, una pioggerellina fine che mi riporta in mezzo al mondo civilizzato: di fronte a me c'è Anchorage e riesco a scorgere le luci di ben 5 aeroporti diversi!!!! (ma quanti ne hanno?) Sono sincero: non ho voglia di rituffarmi nel caos di una grossa città, ho ancora in mente il silenzio e le grandi distese delle Aleutine... mi cercherò uno scalo piccolino, lontano da tutti e da tutto. Ma devo far presto, il sole sta calando. Quando apro la finestra dell'ATC per cercare uno scalo rimango stupefatto: ci sono ben due pagine piene di scali nei paraggi, quale scegliere? Alla fine ne trovo uno dal nome simpatico che mi ricorda un'omonima base canadese frequentata dai Tornado italiani: Goose Bay. Vada per Goose Bay, ma quella in Alaska. Lo scalo è piccolissimo e con la pista in ghiaia, ma nessun problema per il mio Mooney: è lo scalo perfetto per me. Mi fermerò un po' qua a pensare: continuare in zone fredde e desolate o cercare il sole al sud?

4 Comments:

Maury said...

Come sempre è un piacere leggere lo scorrere delle tue Tappe..hai un modo di scrivere molto romanzesco e assolutamente molto corretto, cosa che non si può dire di me,ma io non ho i tuoi Studi..ma fa lo stesso mi arrangio alla bella e meglio...Le foto continuano ad essere molto suggestive e particolari...è il momento di dire...Viva gli Amanti del Volo simulato..siete tutti degli autentici e sopratutto degli Amici..un Saluto Maury.

Alfredo "i8aaq" said...

concordo con mauro sull piacere di leggere le tue tappe...sembra di essere lì con te nel cockpit! Bravo Augusto!

p.s.: occhio che hai sbagliato il num. della tappa....questa è la 48°, la 47° era Cold bay...(dì la verità volevi vedere se siamo attenti!!)...:-D

Vigilius said...

Ops, grazie, mi ero dimenticato di aggiornare il numero.

Fabio_Pa said...

Bellissima tappa e le solite foto al top. Complimenti

 

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