06 aprile 2009

Terribile terremoto in Abruzzo

Oggi voglia di divertirsi o volare veramente poca, direi nulla; potrei dirvi che ho sentito passare un jet militare su Bergamo ed il fatto è assolutamente insolito e chissà che non abbia in qualche modo a vedere con quello che è successo a L'Aquila in Abruzzo. L'Italia è un paese ad alto rischio sismico ed ogni tanto la Natura ce lo ricorda nel modo peggiore per noi, ma assolutamente 'naturale' per Lei. Condoglianze ai parenti delle vittime ed un grossissimo 'in bocca al lupo' alla Protezione Civile e a tutti i soccorritori impegnati. A chi sostiene che si poteva prevedere va la mia compassione: lo sanno anche i sassi che non si può. 

6 Comments:

Luigi said...

Non posso che condividere il tuo pensiero.

wilm said...

Sono tragedie che lasciano sgomenti...nella mia terra (ballerina),cioè l'area dello stretto di Messina, si è da poco rievocato( in occasione del centenario ) il catastrofico terremoto/maremoto del dicembre 1908.
La calabria, come la maggior parte delle altre regioni italiane, si è subito attivata inviando aiuti e volontari in abruzzo.
Mi unisco alle condoglianze alle famiglie colpite.

Fabio_Pa said...

Un pensiero a tutte le vittime e a coloro che stanno soffrendo.

Maury said...

Nel nostro " Vivere" purtroppo succede anche questo,e se prendiamo in considerazione tutto il mondo, anche molto spesso......la mano di "Dio" alcune volte avrebbe bisogno di una spiegazione.....Maury

Giuseppe R. said...

Mi unisco anche io alle condoglianze con un abbraccio a tutte le persone che hanno perso casa e i propri cari in questa tragedia terribile!
A volte si da per scontato e per normale quel che si ha , sono questi momenti di tristezza che ti fanno aprire gli occhi sulla grande importanza delle cose, e delle persone , che ogni giorno sono con noi....e che in un momento potremmo perdere per sempre...

VFR said...

Roba da far “tremare le vene e i polsi”

«Probabilmente anche Giampaolo Giuliani[1] avrà sentito “tremare le vene e i polsi” osservando con attenzione il picco di radon che fuoriusciva dal terreno, mentre il territorio era ripetutamente scosso da vibrazioni sismiche. Settimane e settimane durante le quali gli Aquilani sentivano tremare la terra sotto i loro piedi. Fenomeni “leggeri”, ma ben percepibili, quei sussulti che ti prendono allo stomaco, che ti svegliano la notte e ti fanno correre fuori casa, quelle scosse ti mozzano il fiato mentre sei a scuola, all'università, al lavoro...
E infatti in zona la preoccupazione era molta: alla preoccupazione dei cittadini, facevano eco le missive che da oltre due settimane i Vigili del Fuoco[2] inviavano al Sottosegretario alla Protezione Civile. Lettere che evidenziavano il fatto che la situazione non era da sottovalutare, che indicavano l'opportunità di approntare un eventuale piano di emergenza, che evidenziavano la necessità di attivarsi per la prevenzione sul territorio.[...]»
[continua...]

Happy Easter from Onna

 

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