19 febbraio 2012

NWAT-X Tappa 24: Kitimat / Houston

Prima di tutto mi scuso se ogni tanto le mie immagini scompaiono misteriosamente dal blog, ma sembra che TinyPic, che finora ha sempre funzionato senza perdere un colpo (ci sono più di 3100 immagini mie tra FS9, FSX e chitarre), faccia un po’ le bizze e mi cancella in modo random alcune immagini anche recenti. Non è bello scrivere per quasi un’ora e poi scoprire un paio di giorni dopo che il web si è mangiato qualcosa: mi tocca riaprire il file HTML e cercare di correggere a mano questa stranezza. Speriamo che in futuro le cose si risistemino un po’.
Tappa ancora lunghetta, 40 minuti circa, in cui decido di tornare verso l’interno per vedere se c’è un po’ più di vita, ma anche per esplorare lo scenario e variare un po’ il paesaggio.
Tappa mista: prima seguo la strada, poi il fiume, poi valico in mezzo alle montagne e poi di nuovo strada per arrivare alla meta.
Se vedete un sacco di waypoint è perché ne ho segnati parecchi per seguire le anse del fiume: scoprirò poi di essere stato alquanto previdente.
Vado in sala meteo a Kitimat e consulto gli ultimi reports: tutto ok, c’è bel tempo. Prendo il piano di volo, il fido GPS con la rotta in memoria e… ma qui si sono fumati di tutto. Bel tempo? Ma se è tutto nuvoloso? Sarà una perturbazione in rapido passaggio; salgo sul velivolo, decollo, faccio il circuito di uscita e…
Sorpresa Sorpresa Basito Basito Sorpresa Sorpresa
Per me quelli del meteo sono da arrestare tutti: bel tempo? E ora che faccio? Decido di andare avanti un pochetto per constatare se è un caso, una perturbazione di passaggio o follia collettiva degli operatori delle previsioni del tempo. In fondo basta seguire la strada, la  highway 37 Terrace-Kitimat, e il fiume che sono comunque chiaramente visibili sotto di me. Ad un certo punto dovrebbe aprirsi una valle alla mia destra dove dovrebbe vedersi un grosso corso d’acqua.
Eccolo! C’è pure la strada; in fondo la nevicata è fitta, ma la visibilità ancora buona: che faccio? Vado? Vado!
Con l’ausilio del GPS e gli occhi fissi fuori dal finestrino non è poi così difficile seguire la rotta. Ora nei pressi di uno slargo con alla sinistra il Monte Hoult dovrei prendere un ramo secondario della valle.
Lo slargo c’è, ma la deviazione? Ma… colpo di fortuna: smette di nevicare, esco dalle nubi ed ecco la strada chiara di fronte a me: viro a sinistra.
Ora si tratta di fare quota perché le montagne da superare sono alte ed anche se passerò nelle gole o tra i picchi e meglio stare il più alti possibile. Alla mia sinistra il Mt. Henderson è quasi completamente nascosto dalle nuvole, ma l’importante è che non nevichi più.
Sono nella zona detta Howson Range e sono nei pressi del Monte Othello, 2500 metri, e, guarda caso, il Monte Desdemona, 2574 metri.
Fantastica la rappresentazione delle nuvole sotto di me che occludono la vista delle vallate interne: non pensavo che FXS fosse capace di simili finezze.
Qui il vento ‘fischia’ bello forte e vengo sballottato un bel po’, ma riesco a volare tra due strati di nuvole in modo da avere una buona visibilità.
Alla mia sinistra si staglia una bellissima catena montuosa su cui spicca il Monte Forster.
Ora posso iniziare la discesa lentamente verso la Bulkley Valley dove si trova il mio scalo di arrivo: alcune nuvole si addensano di fronte a me.
Appena vedo la valle un’amara scoperta mi accoglie: la neve! A denti stretti
Comincio a preoccuparmi non poco perché ormai sono prossimo allo scalo, ma la neve non cessa.
Per fortuna la cosa dura pochissimo: la neve smette ed io riesco a vedere la pista di arrivo alla mia sinistra.
Per paura che inizi a nevicare di nuovo effettuo un avvicinamento un po’ affrettato e quindi il mio allineamento non è proprio perfettissimo, complice anche un fastidioso vento laterale; comunque non mi pare poi così male.
Ed eccoci a Houston; no, non quella in Texas, ma quella in Canada nella zona nord-interna dello British Columbia.
Certo, a guardare l’immagine di arrivo i meteorologi ci avrebbero pure azzeccato, cielo azzurrissimo, ma… Angelo Noi sappiamo che è stata un pelo più difficile, ma ...shhhhh!, in fondo ci siamo divertiti, vero?

3 Comments:

Romy said...

Ciao

Aspettavo questo post... anche se pensavo che saresti andato più a nord che a est... evidentemente mi sbagliavo. Solo un piccolo imprevisto, ma a volte lo si cerca e il divertimento è assicurato. Bel volo e belle immagini ;-)

Vigilius said...

Andrò a nord, ma voglio esplorare anche lo scenario quindi vado un po' a zig-zag; lo so, non è logico, ma è per divertirsi.

wilm said...

Lo scopo principale in effetti è quello di divertirsi(insieme è pure meglio)...quindi va benissimo lo zig-zag...e poi sarebbe un peccato non esplorare sufficientemente uno scenario così ben fatto.
Tra il "capo" e la "coda", abbondantemente innevati, hai beccato una schiarita che ci ha consentito di ammirare lo splendido paesaggio(...belle le vedute con le nuvole sottostanti).
Mi ha divertito constatare che con i nomi dei luoghi geografici i nordamericani non si creano eccessivi problemi...Otello...Desdemona...e chi più ne ha...più ne metta.
Buon viaggio...alla prossima.

 

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