16 luglio 2008

S.I.S.A.: Como - Venezia 1

Cominciamo con il dire che non sarà un post breve ;-)
Ho ripreso il tour SISA e sto effettuando il ritorno passando per i grandi laghi del Nord; non ricordate? Vergogna! Comunque qua c'è sempre il documento riassuntivo. La seconda tappa sulla via del ritorno che mi riporterà a Trieste è parecchio lunga - esattamente come la seconda dell'andata - ed è quindi prevista una sosta a metà strada. All'andata mi ero fermato a Mantova - a mangiare tortelli con la zucca :-) - al ritorno mi fermerò a Sirmione; che si mangia lì? Tappa lunghissima che non esito a definire un CAPOLAVORO! (la modestia è il mio forte) Non solo laghi di tutti i tipi, ma ben 28, sì ventotto, punti di riporto; uno sproposito che mi è costato un bel po' di tempo in fase di pianificazione. Ma alla fine... che soddisfazione! Le mappe e i voli, come sempre, alla prossima puntata, oggi si arriva a Sirmione. Partenza da Como, eravamo lì se siete smemorati, e subito si va in cerca di piccoli laghi; il primo è il lago di Montorfano.

Appena poco più avanti c'è il lago di Alserno.

Altro piccolo balzo in avanti ed arriviamo al lago di Pusiano.

Ora mi avvicino a zone che conosco bene: il lago di Annone. Devo dire che è riprodotto abbastanza bene con la caratteristica lingua di terra in mezzo; sullo sfondo vedo persino il paese di Civate e la località 'Pozzo' (frazione di 30-40 anime) dove mio padre ha una casupola. Anche la superstrada è riprodotta fedelmente con lo svincolo e i cavalcavia; UTX qui non delude.

Lasciamo sulla sinistra il Monte Barro ed arriviamo al lago di Garlate.

Arrivati lì, viratona a destra ed ecco Lecco! (pure in rima) I ponti ci sono tutti ed al posto giusto; mio padre è di Lecco e mia sorella abita lì quindi la zona un po' la conosco.

Percorriamo allora il ramo lecchese del Lago di Como ed in fondo vediamo comparire la punta con Bellagio.

Vedo molte imbarcazioni da diporto, proprio come in una bella giornata estiva. Passata Bellagio alle mie spalle si vedono benissimo i due rami del Lago di Como.

Non mi resta che raggiungere l'estremità a nord del lago: Colico.

Avete visto sulla destra la Valtellina? Ho pensato molto se percorrerla o no, alla fine ho deciso di virare verso l'interno per andare a sorvolare zone a me più conosciute come le Alpi e prealpi orobiche. Salutiamo quindi la Valtellina alla nostra sinistra. Dopo una ventina di minuti si arriva in terra bergamasca in quel di Piazza Brembana (quello slargo vicino al fiume).
Siamo così giunti nelle Orobie.
Un altro po' ed eccoci in cima alla val Seriana in quel di Clusone, famosa per un dipinto nella sua Chiesa: la "danza macabra" (c'è su molti libri anche di storia).
Da Clusone si ha già la vista del lago d'Iseo, ma prima di arrivarci piego a destra e dopo poco sono sul Lago di Endine (molto famoso su questo blog ancorché perché totalmente assente in FS2004). Qui sotto sto quasi sorvolando Ranzanico, il paese di mia moglie; vedo anche la casa della suocera dove almeno una volta al mese vado a mangiare la domenica (addio dieta!)
Continuando e lasciando Casazza sulla destra sorvolo i Colli di S.Fermo.
Scollinati arriviamo a Sarnico dove c'è il ponte proprio dove finisce il lago ed esce il fiume Oglio. Sarnico è Bergamo, passato il ponte siete a Paratico, provincia di Brescia.
Risaliamo così il lago d'Iseo per giungere a Monte Isola, la più grossa isola europea all'interno di un lago (posto tra l'altro molto bello da visitare).
Volando sempre verso Nord vediamo in fondo la città di Lovere, la punta opposta a Sarnico sul lago.
Arrivati qui, viriamo a destra lasciando il fiume Oglio in entrata e la splendida vista della Val Camonica.
Sorvoliamo adesso le prealpi bresciane in cerca di altri laghi; il meteo, che ricordo essere reale, rimane splendido.
Ed eccoci così arrivare al Lago d'Idro (che scoperta! I laghi sono fatti di 'idro', acqua!)
Già si vede il Garda che sorvolo il lago di Valvest dalla forma a dir poco curiosa; dovrò andare a vederlo.
Ed eccoci finalmente arrivati al Lago di Garda; avvistiamo la cittadina di Salò, famosa per motivi storici.
Non ci resta ora che dirigerci verso quella lingua di terra dove c'è Sirmione, la città resa famosa anche dal poeta latino Catullo.
Nei pressi di Sirmione ho portato il mio fido Beaver a parcheggiarsi da qualche parte per un po' di riposo. Prossimamente la fine di questa lunghissima tappa e troverò il modo di ricordare anche i miei nonni.

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