20 aprile 2010

Vigilius World Tour: tappa 75, Dublino!

Prima di tutto chiedo a scusa a tutti per la lunga assenza: purtroppo gli impegni di fine anno scolastico sono devastanti per il tempo libero. Solo questa settimana avrò un 400 domande da correggere in compiti vari (no, non sono io che non mi so organizzare, ma per venire incontro ai ragazzi ho fatto le verifiche quando hanno voluto loro e sembra che si siano messi d'accordo!!!!) Poi per fine anno scolastico in due giorni dovrò allestire due spettacoli musicali e in uno di questi dovrò suonare un paio di volte; naturalmente il tutto concentrato in due giorni. Capirete quindi che trovare il tempo alle volte è utopia pura; se poi guardate nella colonna di sinistra scoprite che sto portando avanti faticosamente anche l'altro blog dove c'è l'altra mia grande passione: la musica! Insomma forse faccio un po' troppo, ma non riesco a decidere a cosa rinunciare.

Dove eravamo rimasti? Ah già, sulla campagna inglese nei pressi di Norwich; da qui riprendo.

Le texture di GEX Europe per me qui rendono benissimo e mi godo il paesaggio. Mentre mi guardo in giro ripenso ad Amsterdam ed al fatto di non averla voluta sorvolare: perché? Probabilmente non c'è un vero perché, ma a quella città lego il nome di uno dei più grandi filosofi del Seicento che non ha avuto la giusta fortuna proprio lì. Ma la storia sembra ripetersi: Amsterdam e l'Olanda sono sempre portate ad esempio come simbolo della tolleranza... il solito stereotipo. Ricordo che proprio lì per un film hanno fatto fuori un famoso regista e le ultime elezioni sono state vinte da un partito xenofobo: alla faccia della tolleranza! E il filosofo del Seicento? Lui aveva già subito tutto questo in quanto i suoi genitori, ebrei portoghesi, erano dovuti fuggire in quanto 'marrani' e quindi perseguitati per ragioni religiose. Fuggirono nella 'capitale della tolleranza' di allora (come dicono anche di adesso): Amsterdam. Peccato che il signor Baruch Spinoza, il filosofo di cui sopra, divulgatore e strenuo difensore della libertà di pensiero sia stato perseguitato, per ragioni religiose, dagli ebrei (espulso dalla sua stessa comunità quindi), dai protestanti e dai cristiani. Non male, vero? Tutto perché aveva osato dire "Deus sive natura" che è un po' un proclama del panteismo. Al di là del fatto se avesse ragione o meno resta l'esempio veramente vergognoso della città di Amsterdam che ha permesso tutto ciò. Insomma non sembra essere cambiato poi molto. Ma torniamo alla tappa: Inghilterra vuol dire anche pioggia ed infatti eccola puntualissima nei pressi di Nottingham (nessuna traccia del famoso sceriffo). Dopo la pioggia il mutevole tempo inglese - ora capisco perché gli inglesi parlano tanto del tempo - si tramuta in foschia e così non vedo molto di Manchester, città che fin dal nome romano, magnum castrum, rivela le sue lontane origini italiche. Inaspettatamente grosso e trafficatissimo l'aeroporto di tale città. Poco distante da Manchester vi è un altro enorme agglomerato urbano che altro non è che la città di Liverpool. Fin troppo facile dire che Liverpool è la città dei Beatles: se andate a leggere la loro storia ne scoprirete delle belle, molte delle quali erano totalmente sconosciute anche a me. Di certo c'è che Liverpool è molto, ma molto grande. Arrivato nei pressi di Colwyn Bay finalmente il paesaggio mi appare un po' più movimentato. Sono nel Galles e precisamente sull'isola di Anglesey e di fronte a me vedo già l'Irlanda; sotto di me una base militare di cui non ricordo il nome, sorry. Neanche 25 minuti di mare ed eccomi giungere nella capitale irlandese: Dublino. Certo, dopo aver visto quello di Amburgo questo è piccolo, però meno di quanto me lo aspettassi, ha comunque dimensioni di tutto rispetto ed anche la città non scherza affatto. Rimango allibito dalle persone famose nate in questa città e sto citando a caso: Jonathan Swift - scrittore satirico; Bram Stoker - novellista (quello di Dracula); Oscar Wilde - artista, autore, poeta; George Bernard Shaw - romanziere; William Butler Yeats - poeta, scrittore; James Joyce - autore, poeta; Samuel Beckett - scrittore, novellista, poeta; George Berkeley - filosofo empirista... mamma mia!!!!!!!! E che dire degli U2? Non c'è che dire, Dublino sembra essere proprio un luogo interessantissimo. Cerco quindi uno scalo appena fuori città tranquillo e atterro.

Alla prossima e non so quando :-(

3 Comments:

Maury said...

Felice ritorno,bella questa tappa e sopratutto pregna di cenni storici e quanti personaggi.....Mi piacciono molto i bei colori dell'inghilterra e delle isole limitrofe....ciao a presto Maury...

Fabio_Pa said...

Bella tappa Vigilius, ricca di riferimenti. Ho letto il tuo post col sottofondo musicale dei Clash! Ciao

wilm said...

Bentornato!
( ...era ora!...scherzo ;-( ).
Bellissimo post...al solito ho colmato una quantità industriale di lacune leggendomi i riferimenti ipertestuali...mamma mia quanto siamo ignoranti.
Ho visto che a Dublino fa ancora freddo( sotto zero di notte!).
Attento alla nube del vulcano islandese e...buon proseguimento.

 

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