15 settembre 2008

Biplano: questo è volare!

Lo so, è un po' di tempo che non scrivo, ma è iniziato il nuovo anno scolastico e l'inizio è sempre uno stillicidio di impegni, riunioni, ecc. Poi quest'anno sono anche Admin dei centri multimediali della scuola e mi trovo a dover badare ed aggiornare una dozzina di PC e considerando che hanno Vista, grande sistema operativo, senza il SP1 capite bene che mi partono dalle 2-3 ore a macchina solo per l'aggiornamento e l'aggiunta di tutti i vari software, codec, ecc. Comunque sia qualcosina riesco ancora a fare; stavolta mi sono riletto un grandissimo libro di Richard - Dick - Bach (parente lontano del grandissimo musicista, ma più famoso autore de "Il gabbiano Jonathan Livingstone"): BIPLANO. Grande libro! Parla di una trasvolata 'coast to coast' in America effettuata con un vecchio biplano del 1929 (non quello dell'immagine in FSX purtroppo, ma simile).
Ho letto ben 14 libri di Bach, ma questo è uno dei miei preferiti perché parla proprio della passione del volo. L'unico volo che io posso affrontare è quello simulato ed ho scoperto una frase nel libro che sembra fatta apposta per quelli come me 'malati' di Flight Simulator.

"«È impossibile per l'allievo distinguere il simulatore dal volo vero e proprio!» Ed è così. Coloro che concepiscono il volo come un certo numero di ore passate a tener d'occhio la strumentazione di un cruscotto non possono capire la differenza. L'unica cosa che manca è il vento. Il colore del sole. I canyons di nubi e le bianche pareti perpendicolari che sfiorano i bordi delle ali. Il crepitio e lo sferzate della pioggia, il freddo gelido dell'alta quota, il mare di luce lunare nel suo letto di nebbia, le stelle fisse e gelide nella notte." (R. BACH)

Eh già, a me mancherà sempre il vento e tutto il resto ed a poco varrebbe montare un ventilatore per 'simulare' anche solo quello. Inutile, tutte quelle sensazioni rimarranno sempre e solo un sogno per me e per la maggior parte di noi, ma nella vita, forse, è bello poter coltivare comunque dei sogni.

"Sfioriamo il campo con le ruote, ci alziamo rapidamente e poi sfioriamo le cime degli alberi più alti. Fendere l'aria con il bordo di un'ala, con un guanto, socchiudendo gli occhi. Questo è volare." (R. BACH)

3 Comments:

Anonimo said...

non sono d'accordo,secondo me il migliore è...............................
...............................
Straniero alla terra
Roger

Vigilius said...

Non ci crederai, ma è già sulla mia scrivania pronto per essere riletto

Libero non professionista said...

Pienamente d'accordo. Insieme a "Niente per caso" è il mio libro preferito di Bach.

 

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