14 novembre 2008

Route 66: tappa 3

Tappa più breve questa volta che mi porterà da Saint-Louis in Missouri a Cuba; no, non l'isola. Il decollo e la seguente virata a destra su una zona di magazzini mi permette però ancora una volta di vedere il fiume Mississippi e gli edifici della città con il grande Arco sullo sfondo.Sotto di me si stendono i sobborghi infiniti della metropoli, qui sto passando sopra Kirkwood, dove cercare la strada giusta non è proprio facile; il GPS in questo caso è un aiuto non indifferente.La giornata è bella ed il meteo reale mi regala delle formazioni nuvolose alquanto scenografiche; questa è per me la situazione ideale per le immagini: vengono sempre bene ;-)
Incredibile a dirsi, ma finalmente il 'piattume' senza sosta visto sin dalla partenza da Chicago lascia spazio a qualche timida formazione collinare; non è molto, ma meglio di niente.
Vi starete chiedendo dove sia la Route 66 in questa immagine; non lo so! Per un po' me la sono persa, probabilmente girava intorno alle colline e da strada a doppia corsia per ogni senso di marcia dev'essere diventata, in alcuni tratti, qualcosa di più piccolo.

Alla fine la ritrovo e riprendo a seguirla sino allo scalo di Saint-Clair; a dire il vero incontro molti altri scali aeroportuali lungo il percorso: da semplici strisce erbose o di terra battuta a qualcosa di più completo.

Alcuni utenti si lamentano che dopo l'installazione di UTX capita spesso di avere auto che attraversano le piste di decollo e atterraggio (visto anch'io in Canada); nel caso specifico devo invece sottolineare la precisione con cui la strada accosta e accompagna lo scalo affiancandolo. Proseguo sino a superare il piccolo centro abitato di Stanton.

Non mi resta che continuare sino a Cuba che ha il nome dell'isola, ma è stata fondata dopo. Questo posto sperduto nel bel mezzo del Missouri ha un insolito primato: è considerata la capitale non-ufficiale del social networking. Perché? Perché in questo posto vanno in vacanza: Jonathon Abrams, il fondatore di Friendster, e, soprattutto, Brad Greenspan il fondatore di MySpace. Che stranezza! Onestamente non mi interessa per nulla il social networking e lo considero solo una perdita di tempo inutile, ma la coincidenza è singolare. Lascio la Route 66 per andare ad atterrare.

5 Comments:

Fabio_Pa said...

Ciao Vigilius, complimenti per il tuo blog e per il tour sulla leggendaria Route 66 vista dall'alto. Mi fai venir voglia di riprendere "Sulla strada" di Jack Kerouac. Tempo fa, avevo pensato di organizzare un tour seguendo le scorribande dei protagonisti di queli libro, alcol e droghe, escluse ovviamente!
Ho in mente di realizzare un tour in Europa, anch'io col 260, ma il tempo è sempre poco, ahinoi.
Ti ringrazio per aver messo il mio blog nel tuo elenco e mi permetto di fare lo stessa cosa col tuo (non osavo chiederlo :-) )
Ciao. Fabio

Vigilius said...

Ciao Fabio, sai che quel libro non l'ho letto? Non è il mio stile ed anche se sono un rocker la ribellione non fa parte del mio DNA. Comunque il tour era per sfruttare un po' UTX USA che altrimenti è lì inutilizzato ed è invece forse il meglio riuscito dei tre usciti sino ad ora.

Anonimo said...

Mi stai facendo venir voglia di tour...FSX

Vigilius said...

Non amando i liners - non ci capisco un tubo - ed essendoci penuria di caccia - quelli vecchi che piacciono a me - il tour è veramente un modo di volare rilassante che mi permette di guardarmi attorno e usare la fantasia.

Fabio_Pa said...

Io l'ho letto quando ero un ragazzo e l'America era ancora un grande sogno. Mai compresa fino in fondo la mentalita' "on the road", forse ero già con la testa tra le nuvole!
Anch'io sono orientato a fare un tour europeo per via di UTE.
Concordo in pieno con la tua idea dei tour virtuali.
Ciao e buon weekend.
Fabio

 

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