25 gennaio 2010

Vigilius World Tour: tappa 64, la Grande Mela!

Più mi avvicino all'Europa e più ho fretta di arrivarci; mi sembra di correre negli USA, ma voglio andare a Nord per trovare un benedetto passaggio che mi riporti nel 'vecchio continente': ho voglia di sentirmi 'a casa'. Ecco la tappa prevista: semplice, lineare, ma, vedrete, con qualche sorpresa.

Decollo da Baltimora abbastanza presto per potermi godere le prime luci della giornata che è parecchio fredda: pista ghiacciata, ma sono in aria in un attimo.

Appena si prende quota lo spettacolo è veramente di ampio respiro e la neve ha sempre il suo fascino. Ben presto arrivo in Pensylvania ed avvisto la città di Filadelfia, proprio quella in cui fu scritta la Dichiarazione di Indipendenza nel 1776 (sinceramente non la facevo così a nord). Entro quindi nello stato del New Jersey e il panorama non cambia molto. Non faccio tempo ad entrare nella stato di New York, la cui capitale è incredibilmente la poco nota Albany (più piccola della mia Bergamo), che di fronte a me si staglia la Grande Mela: la città di New York. Nell'immagine sopra si intravede anche la Statua della Libertà, appena sopra il cruscotto a sinistra; per quelli della mia età è uno dei simboli della città così come il ponte di Brooklyn che qui sotto vedete di fronte al velivolo. Mentre mi guardo in giro cerco un altro dei simboli di New York, sempre per quelli della mia generazione, l'Empire State Building; a momenti me lo perdo e riesco a scorgerlo dietro di me sopra l'ala del mio Mooney. Sorvolo anche l'aeroporto La Guardia il cui nome ricorda un ex-sindaco di NY di chiara origine italiana (di nome faceva pure Fiorello!) Sorvolo quindi il Long Island Sound che è un braccio di mare interno: alla mia destra Long Island appunto. La mia tappa non è finita, ma il tempo a mia disposizione oggi sì; alla prossima.

3 Comments:

Fabio_Pa said...

Una prima parte di tappa molto bella e con NY come sfondo non è possibile altrimenti. Ciao

wilm said...

Alla prossima :-)

Maury said...

La tua Tappa,mi ricorda un'avvenimento a dir poco,indimenticabile....Italo Balbo che arriva a New York con i suoi Idrovolanti nel Famoso Volo Orbetello-Chicago- New York attrversando l'Oceano...nel 1933...Che tempi che Eroi dell'aria...La tua Avventura è veramente qualcosa di simile..entusiasmante e al tempo stesso ricca di informazioni..A presto Maury.

 

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