
Le nuvole diventano quasi uno strato lattiginoso ed io mi limito a volarci sopra; entro così nel Massachusetts ed osservo dal finestrino l'aspetto quasi 'da fantasma' della città di Boston vista attraverso le nuvole.Sorvolo lo scalo di Boston, il Logan International Airport, e le nuvole si aprono giusto il tempo di farmi apprezzare le sue dimensioni; poi...
... poi è l'inferno!!!! Entro in un banco di nubi e mi ritrovo in una tempesta di neve.
Il passaggio è talmente repentino da spaventarmi; di colpo la visibilità è azzerata e devo praticamente fare affidamento solo sugli strumenti. Entro nel Maine, lo stato più a nord della costa orientale degli USA, ma non so bene quando. Associo questo stato allo scrittore Stephen King di cui ho letto praticamente tutto: ecco perché alcuni nomi sulla cartina non mi sono del tutto nuovi. Passo sopra Portland (una delle tante con questo nome negli USA), proprio dove è nato S. King, e neanche me ne accorgo tanto la tormenta è forte; di tornare indietro non se ne parla proprio.
Poi, inaspettatamente, torna l'azzurro e che azzurro!
Ma dura poco perché nuvole minacciose cominciano subito a 'distendersi' sotto di me. Arrivo infine a Bangor e la trovo sotto le nuvole; lo scalo funziona solo in IFR, ma la cosa non mi sorprende più, non mi resta che trovare uno scalo alternativo, cosa per nulla difficile negli USA.
Bangor è un nome diffusissimo in tutto il mondo, ma a me è familiare perché è citata innumerevoli volte in tantissimi romanzi di King. Lo scalo lo trovo appena oltre la città ed è sotto le nuvole; la mia speranza è che scendendo la visibilità migliori, di solito è così.
Ed invece stavolta non è così: visibilità pessima sino a testata pista, anzi, pure peggio che in quota.
La pista è ghiacciata, ci sono ben -16°, e mi esibisco in una bella derapata mentre imbocco la taxiway.
Non sarà 'La tempesta del secolo', famosa miniserie televisiva di King, ma poco ci manca!