





Però tra tanto verde rimangono ancora degli spazi desertici; in fondo intravedo già la città di Pretoria, una delle sedi dei prossimi Mondiali di calcio del 2010. Praticamente attaccata a Pretoria, non sono riuscito a capire dove finisse, c'è Johannesburg, la città più popolosa del Sudafrica. Una volta tanto trovare l'aeroporto dove atterrare non è un problema: è dritto di fronte a me, ma mi aspetterà un'amara sorpresa.
Che sorpresa? Semplice: nonostante ripetuti tentativi l'ATC mi ha sempre risposto che lo scalo era chiuso in quanto operava solo in IFR! Non c'è stato nulla da fare, niente permesso; devo cercare uno scalo alternativo. Ma ce ne sono a dozzine sul GPS e mentre sorvolo la città mi sento a disagio, basta un errorino ed entro in casa di qualcuno.
Mi guardo in giro ed alla fine scopro un grosso scalo alla mia destra: provo a chiedere di atterrare lì e mi viene dato l'OK.
Viratona sulla città per allinearmi e mi sembra di invadere la privacy di qualcuno tanto riesco a vedere le case dal finestrino.
Alla fine anche atterrare è una questione di fare il 'pelo' ai tetti delle case; mi viene indicata come pista per atterrare una striscia d'erba e mi chiedo il perché di tale stranezza. Il perché forse sta nel fatto che lo scalo è una base militare e non mi hanno ritenuto degno di sporcare le piste dei jet con le mie ruote 'civili'.
Prossima tappa già pianificata: devo solo trovare il tempo di volarla!
2 Comments:
Sempre interessanti i colori delle case in Sudafrica, e poi quella dell'aeroporto chiuso solo per IFR mi colpisce,anche a me in Francia era successo,tanto che gira e gira ci mancava poco che rimanessi a corto di carburante...ti seguo sempre ...Maury
Di ritorno da una breve vacanza...riprendo a gustarmi le tue tappe!
Sono curioso di conoscere il prosieguo...buon volo!
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