Altro giro, altra tappa, altra corsa: venghino signori, venghino! Ok, la fantasia comincia a latitare; lasciamo le Filippine, che però devo percorrere ancora per un lungo tratto, per arrivare ad un'altra grande e famosa isola. Ma prima di tutto bisogna decollare: detto, fatto!
Sorvolo la città di Manila che è proprio come me l'aspettavo: grandissima, con grattacieli e molto umido e smog (l'umido imperversa anche qui oggi, pure peggio di ieri che già stavamo al 75%).
Le Filippine mi si mostramo molto varie, c'è proprio di tutto: pianure con campi coltivati, paesi, non tantissimi, montagne, laghi, colline... insomma, un po' come da noi, almeno a giudicare da FSX.
Qui sopra sono a Cauayan. Le montagne non sono le nostre Alpi, ma mi costringono a salire sino a 7500 ft. e comunque regalano belle immagini.
Il meteo è variabile, ma non dà fastidio, anzi, migliora i miei scatti con formazioni nuvolose d'effetto.
Il paesaggio si dimostra sempre interessante ed io seguo i waypoints fedelmente e facilmente; alla fine arrivo a Taggat dove effettuo la virata verso il mare.
Come avete già visto dalla cartina mi aspettano due tratti di mare di una quarantina di minuti; il primo è costellato dall'incontro con tante piccole isolette, quindi non mi sento mai veramente in mare aperto.
Arrivo quindi all'isola di Basco dove devo effettuare l'ultima virata e l'ultimo tratto di mare che mi porterà alla mia meta: l'isola di Taiwan, che ai miei tempi si chiamava Formosa, sede della repubblica di Cina fondata da Chiang Kai-shek in dissenso con Mao (di fatto il contenzioso con la Cina popolare è ancora aperto).
Altri 40 minuti, stavolta in mare aperto, ed avvisto l'isola; decido di atterrare in tutta sicurezza, per il carburante, nello scalo più vicino: Hengchun.
E per oggi è tutto, sono quasi a metà del viaggio, almeno credo.
Sorvolo la città di Manila che è proprio come me l'aspettavo: grandissima, con grattacieli e molto umido e smog (l'umido imperversa anche qui oggi, pure peggio di ieri che già stavamo al 75%).
Le Filippine mi si mostramo molto varie, c'è proprio di tutto: pianure con campi coltivati, paesi, non tantissimi, montagne, laghi, colline... insomma, un po' come da noi, almeno a giudicare da FSX.
Qui sopra sono a Cauayan. Le montagne non sono le nostre Alpi, ma mi costringono a salire sino a 7500 ft. e comunque regalano belle immagini.
Il meteo è variabile, ma non dà fastidio, anzi, migliora i miei scatti con formazioni nuvolose d'effetto.
Il paesaggio si dimostra sempre interessante ed io seguo i waypoints fedelmente e facilmente; alla fine arrivo a Taggat dove effettuo la virata verso il mare.
Come avete già visto dalla cartina mi aspettano due tratti di mare di una quarantina di minuti; il primo è costellato dall'incontro con tante piccole isolette, quindi non mi sento mai veramente in mare aperto.
Arrivo quindi all'isola di Basco dove devo effettuare l'ultima virata e l'ultimo tratto di mare che mi porterà alla mia meta: l'isola di Taiwan, che ai miei tempi si chiamava Formosa, sede della repubblica di Cina fondata da Chiang Kai-shek in dissenso con Mao (di fatto il contenzioso con la Cina popolare è ancora aperto).
Altri 40 minuti, stavolta in mare aperto, ed avvisto l'isola; decido di atterrare in tutta sicurezza, per il carburante, nello scalo più vicino: Hengchun.
3 Comments:
Bellissime Immagini....Tra il Mooney ed il Pilota non so chi ha più Coraggio...Davvero belle tappone..in un certo qualmodo ti invidio..io non riuscirò mai ad essere così perseverante...Complimentoni Augusto..Maury
L'ultima immagine è molto bella...potresti fare un poster.
Coraggio!...la parte asiatica del Tour è agli sgoccioli.
Buon volo.
Si concordo con l'amico Wilm, l'ultima foto scattata è veramente spettacolare, molto bella anche quella del passaggio sopra le montagne. Dopo le meritate vacanze il World Tour ha ripreso a vivere, grazie Vig del posticino che ci riservi accanto a te sul Mooney.
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