
Ed eccomi di nuovo in volo in una tappa che da
Oklahoma City mi porterà verso qualche altro luogo dello
stato omonimo della città, stato a me sconosciuto. La città di partenza non solo è grandissima, ma pure strana: ad un certo punto mi ritrovo in mezzo ad un lago e proprio non me l'aspettavo.

Passata questa zona e tornato in aperta campagna ritrovo il solito paesaggio sempre uguale a se stesso.

Il vento è ancora forte, ma continuo e con meno raffiche così pilotare il mio fido SF-260 è meno impegnativo. Per far passare il tempo e non annoiarmi a seguire una striscia grigia in mezzo al niente continuo a fare zig-zag sulla Route 66 passando da un lato all'altro della strada.

Penso proprio che l'America non mi vedrà mai suo ospite; probabilmente il suo fascino sta proprio in questi spazi aperti immensi, ma a me annoia già la Pianura Padana... sono più uomo di montagna e di spazi piccoli e poi l'Italia è uno spettacolo della natura difficilmente superabile.

L'unica nota positiva è che il vento è calato lasciando lo spazio a dei nuvoloni del tutto innocui.

Alla fine arrivo alla meta di questa mia tappa:
Elk City, una delle ultime città dello stato dell'Oklahoma. Per me solo un nome e tanta era la distrazione che ho visto lo scalo all'ultimo momento ed ho dovuto fare una bella virata per imboccare sano e salvo la pista.
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