29 novembre 2006

Oggi sono nostalgico

Penso che a quelli che hanno più o meno la mia età sarà scesa una qualche lacrimuccia a vedere questa copertina... Oggi sono un po' nostalgico e me ne sono sceso in cantina a riesumare un po' di scatole; ogni tanto ho bisogno di staccare e i vari FS mi hanno un po' stancato, specie FSX e la sua totale mancanza di caccia militari. Ho così riscoperto tutti (meglio 'quasi tutti', alcuni non riesco più a trovarli) i miei vecchi simulatori; erano quelli gli anni d'oro del PC, tutto era nuovo e tutto era da scoprire. Vidi questa scatola in un negozio nel lontanissimo 1992 o giù di lì, non avevo ancora il PC, ma avevo una passione insana per tutto ciò che volava veloce. Non ci crederete, ma comprai il simulatore senza ancora avere la macchina su cui farlo girare; ricordo che l'adesivo sulla scatola diceva per me cosa senza senso ed erano i tempi in cui non era per nulla scontato che il PC sarebbe diventato una macchina per giocare (c'era il DOS 5.0, il primo Sistema Operativo che abbia mai visto). A Natale (3 mesi dopo l'acquisto, mesi in cui mi ero divorato il manuale ed anche tutte quelle parole siguardo alla memoria disponibile, quella superiore, l'Emm386.exe, il layout della keyboard ed altre amenità simili di cui non sapevo assolutamente nulla) arrivò il mio primo PC.
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Non lasciatevi ingannare se quella che vedete è la versione CD-ROM, io avevo l'originale con i floppy (3 o 4, non ricordo), quando i CD-ROM ancora non esistevano e quando il mio PC non aveva neppure la scheda audio, ma solo lo speaker interno: solo quelli della mia età possono ricordare che razza di ciofeca fosse! La scatola originale (non la trovo più, sigh!) aveva altre immagini sul retro e me le mangiavo con gli occhi perché erano la cosa più simile ad un caccia che avessi mai visto e, come se non bastasse, era prevista la campagna Desert Storm, già proprio lei, la prima guerra contro l'Iraq. Quando finalmente potei inserire i floppy caricai il programma immaginando un mondo virtuale tutto nuovo... e così fu. Ma non subito; già, il gioco non partiva: perché? Guardate sotto.
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Bisognava liberare più memoria e per far ciò dovetti imparare in un pomeriggio i rudimenti del DOS; ricordo che non c'era Internet, bisognava inventarsi tutto da soli o scambiarsi le informazioni tra i pochi fortunati possessori di PC. Io, per fortuna, avevo la scuola dove con i miei alunni facevo a gara su chi liberasse più mem0ria: vinsi io 620K liberi! In totale ve ne erano 640K, lo zio Bill (Gates) aveva sentenziato che 640K sarebbero bastati per tutti i programmi presenti e futuri (mi sa che adesso la pensa diversamente). Finalmente il programma si avviò: che emozione gente; ma? Già, la tastiera italiana era diversa da quella USA e quindi quasi nessuno corrispondeva a quelli riportati nella allora mastodontica (4 facciate) reference card. Oggi quei comandi paiono pochi, ma allora erano tantissimi; imparari, sempre dal DOS, a cambiare layout della tastiera e a fare i file batch (.bat) in modo da dare un comando solo ed avere il PC settato giusto per il gioco che partiva in automatico: mi sentivo un porogrammatore!
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E il manuale? SBALLO allo stato puro! Pagine, pagine, pagine, pagine, troppo bello e pure con vari livelli di difficoltà; a me i manuali mancano molto, ora ti rifilano un DVD con file in PDF e ti tocca spendere i soldi per stamparlo (però non è che i giochi costino meno)
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I manuali erano pozzi senza fondo di informazioni, ora siamo così disabituati ad averli che anche quando ci sono non li leggiamo più. Esempio? Il manuale del Phantom di Cloud9 ancora non me lo sono stampato e solo grazie alla traduzione da me fatta in italiano mi sono accorto che molte delle cose che vengono chieste nel forum in realtà erano scritte e spiegate nel manuale. Comunque sia dai manuali dei simulatori ho imparato tutto quello che so sui caccia militari e vi assicuro che non è poco. Non lasciatevi ingannare dalle basse richieste di potenza dei PC dei simulatori di allora, per certi aspetti erano molto più avanti di quelli di oggi; in F-15E III strike eagle c'erano ben 7 MFD (Multi Functions Display) che potevano essere settati ognuno su 12 tipi di lettura diversi e mantenevano in memoria 3 modalità diverse decise dall'utente (Navigazione, Aria-Aria, Aria-Terra). Scusate se è poco!
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Certo la grafica è penosa, oggi, ma all'epoca mi divertivo un sacco; anzi, essendo meno occupato a guardare fuori se le casette di UTE corrispondono alla realtà o meno, ho imparato ad usare gli strumenti e il radar in modo eccezionale. Comunque per quanto fosse primitiva la grafica si cercava a tutti i costi di ricreare l'aereo vero; sotto vedete il cockpit anteriore vero, a destra, e simulato, a sinistra. Per l'epoca era lo stato dell'arte.
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Lo stesso per il WSO seduto dietro (immagine sotto): a destra il cockpit reale, a sinistra quello del simulatore. A proposito: lo sapete che si poteva realmente volare in 2 come nella realtà? Quanti simulatori lo fanno ancora oggi? (Sarebbe un'opzione nel Phantom Cloud9 estremamente interessante, ma non credo implementabile). Mi ricordo che un giorno io e il mio alunno, ora ex-alunno sposato, Andrea ci siamo trovati nell'aula di informatica della scuola ed abbiamo provato questa opzione: libidine pura! Io pilotavo e badavo alle minacce aeree e radar; lui, alle spalle su un altro PC, spazzava con il radar di terra alla ricerca dei bersagli (dovevamo puntare delle bombe a guida laser). Ma tutto era estremamente vero: io mi avvicinavo a bassissima quota dietro le colline (ehm, triangoli) e mi alzavo solo per una decina di secondi per permettergli di dipingere l'aerea, quindi giù, sotto la copertura radar. Una volta avvistati si alzavano i MIG avversari (era una missione in Corea del Nord, in Iraq era tutto piatto e molto più difficile) e dovevo pensarci io con lui che gridava: "chaffa, chaffa!" ed io che facevo manovre evasive da 'ubriaco'. Poi, fatti fuori i MIG, prendevo quota e veniva il momento peggiore: sganciare le GBU e mantenere il bersaglio illuminato sino all'impatto facendo a gara con i secondi dei SAM che arrivavano da tutte le parti. Mi ricordo ancora che ad un certo punto tutto diventò nero e ci guardammo stupiti; "Siamo morti?" I PC si erano spenti di botto: va bene il realismo della simulazione, ma qui si esagerava. Ci siamo poi accorti che nelle fasi più concitate ci eravamo agitati talmente poco da aver staccato i cavi del monitor proprio quando eravamo stati colpiti dall'ultimo SAM!
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Non so cosa darei per rivivere quei tempi d'oro della simulazione aerea in cui la grafica faceva schifo, ma ti divertivi molto, ma molto di più perché sopperivi con la fantasia a tutto quello che mancava sullo schermo. In un certo senso il fotorealismo ha ucciso tutto questo e me ne dispiace anche se sono io il primo a cercare di migliorare esteticamente FS2004 o FSX. La febbre della simulazione mi aveva ormai contagiato in pieno: comprai la mia prima Sound Blaster a 90.000 lire e portai la RAM da 4 MB (sì, avete letto bene) a 8 MB per la folle somma di 400.000 lire. Lo so era pazzia, ma allora quelli erano i prezzi; però non avevo mai avuto un problema di fluidità, i giochi uscivano ottimizzati e giravano tranquillamente su macchine medie; le opzioni video era una manciata. La prima volta che entrai in territorio nemico sentii il mio WSO dire "Fence in" e feci un balzo sulla sedia; poi imparai ad amare quel suono, specie quando diceva "Fence out" che voleva dire che avevo portato la pellaccia a casa. Ma era bello tutto nei simulatori di una volta: guardate qui sotto la schermata di benvenuto.
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E si muoveva pure (ok, saranno stati 4 FPS, ma era bellissimo); avevo pure il mio armadietto con il casco, i gradi e le medaglie ottenute (non vi dico quante Purple Heart avevo, una stangata!) E l'emozione della prima volta che finii una campagna e vidi gli F-15 che mi accoglievano con un passaggio da dietro la Casa Bianca? Tutte cose perdute nei simulatori di oggi: tanto reali da essere noiosi! Sarà forse per questo che mi sono divertito con le missioni di FSX, mi riportano indietro nel tempo.
. L'immagine sopra del manuale illustra un altro mito che aleggiato su di me a scuola in quei tempi: che avessi imparato tutte le manovre di ingaggio e di difesa del dogfight. Quando annualmente andavo (e ci sono andato anche quest'anno) a Ghedi a vedere i Tornado con la scuola correva voce che avessi più ore di volo, simulato, io dei piloti veri. La realtà è che io ho sempre volato d'istinto e sebbene sappia cosa sia una lead pursuit, non so bene quando sia il momento di farla; cerco di difendermi e basta. Comunque è anche questione di allenamento; l'anno scorso a Novegro ho visto un ragazzo con Falcon 4 fare delle cose incredibili e mi sono guardato bene dallo sfidarlo. Però, ora me la tiro un po', ricordo ancora quando andai in un grande magazzino a provare F-22 della D.I.D con il caschetto mobile (era l'antenato del trackIR Pro 4 di oggi); il commesso, sadico, diceva atutti: "Attenzione, è regolato sulla modalità difficile, nessuno resiste più di un minuto senza essere abbattuto!" Sarà che ero già in là con gli anni, sarà che c'erano tanti giovani sbarbatelli che si sfidavano, sarà che... beh, alla fine mi hanno fatto provare con un'aria di compatimento. Sono stato in volo circa 3 minuti, ho abbattuto 6 MIG uno dietro l'altro e poi ho dato il joystick al commesso (ancora imbattuto) che ancora starà cercando di capire come cavolo abbia fatto. Ho i testimoni se qualcuno non ci credesse! Queste sì che sono soddisfazioni!
Spero che, nonostante la nostalgia, vi sia piaciuto, ciao!

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